Cronaca

Cancro al seno: senza perdere tempo controlli più sofisticati

Uno dei problemi che dovrà senz’altro affrontare senza indugio il neoassessore-virolo pugliese nominato di fresco da Emiliano, è quello delle liste di attesa e delle analisi urgenti. Un esempio? L’Azienda Sanitaria Locale di Bari ha annunciato la messa in funzione di una dozzina di nuovi mammografi digitali 3D in ospedali e distretti sociosanitari, per rinnovare il parco macchine e garantire screening di migliore qualità. Ma poi ha modificato il piano di assegnazione, escludendo quattro ambulatori di senologia (Gioia del Colle, Casamassima, Grumo Appula e Corato) che, in tal modo, rischiano di rimaner dotati di apparecchi di vecchia generazione. In prima linea si troverà, dunque, proprio l’assessorato di Pietro Luigi Lopalco, che dovrà vagliare il possesso di strutture che da lungo tempo forniscono un servizio importante in termini di quantità e qualità alla popolazione dei territori di riferimento. Un esempio di prima necessità? L’ambulatorio di senologia di Gioia del Colle ha erogato quasi 3mila prestazioni nel 2019, nonostante il dimezzamento delle ore d’attività. Dunque l’Azienda Sanitaria Locale garantisca a tutti gli ambulatori territoriali l’assegnazione di strumentazioni diagnostiche determinanti per fare prevenzione nel modo più efficace e salvare le vite di tante donne. Insomma, per scongiurare questa ‘discriminazione’, come già denunciato in passato da qualche consigliere regionale di Opposizione e chiedere la fornitura di mammografi ad altissima definizione per tutte le strutture che rientrano nel piano d’innovazione tecnologica, è stata già presentata <<interrogazione urgente>> al già presidente-assessore pugliese alla Sanità Emiliano. Anche perché bisogna sapere che la funzionalità della mammografia 3D-integrata fornisce un quadro estremamente nitido e dettagliato per rilevamento e diagnosi del carcinoma mammario, con una vista in tre dimensioni ottenuta impiegando la stessa dose dell’acquisizione 2D standard. In sostanza, maggiore qualità delle immagini, diagnosi migliori e più rapide, si acquista soprattutto maggiore sicurezza per le pazienti. Conclusione? “È ingiusto che alcuni centri – denunciava prima delle ultime elezioni regionali il consigliere pugliese Damascelli – vengano penalizzati con la dotazione di strumentazione di serie B, privando le pazienti della migliore possibilità diagnostica offerta dalla mammografia digitale 3D, più accurata e con tempi di esposizione più brevi alle radiazioni”. Ergo, non è possibile oltre sopportare certe disparità senza il dovuto controllo e, soprattutto, senza piegare criteri di scelta e dotazione dei mammografi ultima generazione, in questo caso.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 23 Settembre 2020

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