Cronaca

“Cari candidati sindaci, Bari vecchia muore di sete, ma voi almeno lo sapete?”

Stiamo nuovamente alle solite, è ancora emergenza idrica a Bari vecchia: l’acqua non arriva ai primi piani, le famiglie stanno “a secco” e ieri una donna è rimasta con i capelli insaponati perché l’acqua è sparita all’improvviso, causa la pressione nuovamente bassa. Insomma, ricomincia il ‘calvario’ dei residenti di via Bianchi Dottula, zona Castello, per quelli zona S. Pietro e Piazzetta 62 Marinai. <>, si ribella ancora una volta Michele Fanelli, già consigliere comunale e vicepresidente del Circolo ‘Enrico Dalfino’. E proprio il circolo Acli – Dalfino, sta pensando di rivolgersi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Bruxelles, affinchè i cittadini di Bari vecchia e di altri quartieri in cui l’acqua manca, vengono rispettati come cittadini europei, visto l’inerzia e l’incapacità politica di risolvere questo problema che dura da più di 30 anni è tutto locale. Per Fanelli l’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese deve provvedere con risoluzioni concrete, aumentando la pressione e adoperandosi per realizzare quest’opera della maxi – cisterna che, sembra ora forse, l’ultimo tentativo per dare acqua e dignità ai cittadini della Città Vecchia. Ma Fanelli è tornato in prima linea per denunciare e far sapere al nuovo Assessore comunale al Marketing, visto che chi l’ha preceduto voleva incrementare il turismo, <<…che il nostro patrimonio storico - artistico - architettonico - archeologico è ancora negato alla fruizione dei turisti. La Cattedrale chiusa è un'offesa all'accoglienza dei tanti turisti, che grazie a Dio, stanno arrivando. Per incrementare e attrarre il turismo, caro Assessore, dobbiamo aprire le porte della nostra città: le porte delle Chiese e del nostro patrimonio storico - architettonico ed archeologico, e renderlo fruibile, affinchè i tanti turisti possano ammirare le nostre bellezze, e poter dire "Bari è una città d'arte>>. Insomma, e’ ancora un fiume in piena Fanelli, anche se di acqua a Bari vecchia, in realtà e scusate la facile ironia, ce n’è davvero poca. Non passa giorno, infatti, senza che il mai domo fanelli non segnali all’Acquedotto Pugliese una disfunzione per una nuova emergenza idrica, fin da quando la bassa pressione colpiva soprattutto l’area San Pietro, ma nonostante l’installazione del Bay-pass il problema non è ancora risolto. L’impianto idrico a cui si riferisce Fanelli è un impianto obsoleto, addirittura con una settantina d’anni sul groppone, per cui la percentuale di perdita d’acqua è molto alta. Insomma, senza usare perifrasi, è sempre emergenza laddove si continua, nonostante il tempo che trascorre inesorabile,  a tenere i rubinetti chiusi e asciutti nelle case. Una situazione insopportabile, anzi, una vera e propria disgrazia per i residenti per i problemi mai risolti sul dissesto della rete idrico-fognaria di un’area che dovrebbe essere a forte richiamo turistico. In una delle verifiche eseguite dai tecnici dell’Acquedotto Pugliese è stato verificato che le atmosfere di pressione dell’acqua che arriva nelle case dovrebbe essere pari a circa 18 atmosfere. L’ex consigliere dell’Italia dei Valori ha espressamente chiesto cosa significasse questo ed i tecnici gli hanno risposto tempo fa che con quelle atmosfere l’acqua <<…deve arrivare fino a 18 metri d altezza, ma poi abbiamo verificato che l’erogazione non arriva nemmeno ai primi piani>>. Insomma, la pressione idrica a Bari vecchia continua ad essere assolutamente insufficiente ed i cittadini continuano ad essere seriamente penalizzati, costretti a rifornirsi alle fontane pubbliche per soddisfare le loro prime necessita’, ma anche per curare anziani e ammalati. Ma come mai accade tutto questo a Bari Vecchia, nonostante impegni e promesse degli amministratori di Comune e Acquedotto? Per finire, dunque, il Comitato di Quartiere di Bari vecchia, invita i candidati sindaci per le prossime elezioni amministrative a tener conto di questo annoso problema cittadino ed invita gli stessi ad un talk – show nella città vecchia, promosso dal Comitato di Quartiere di Bari vecchia, per parlare non di false promesse, come i 30 mila posti di lavoro promessi e mai arrivati ma dei veri problemi dei cittadini come acqua, ma anche sicurezza, lavoro e la crescente piaga della povertà, chiedendo a chi di dovere concrete risoluzioni per riavere una città normale. Caustico alla fine Fanelli: <>.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 24 Ottobre 2013

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