Cronaca

“Caro Sindaco, noi viviamo ancora nel ‘Bronx’ di Picone…”

Le condizioni di vivibilità della zona “Il Quartierino” nel quartiere Picone, non è una novità, sono pessime, insostenibili e quindi non più tollerabili. L’abbandono, il degrado, la mancanza di sicurezza pubblica regnano sovrane da anni, senza che alcuno degli enti preposti si diano una mossa. A parte qualche lieve intervento di riparazione dei marciapiedi, a quanto pare, non s’è visto altro. <>, denunciano i residenti in nome del comitato di quartiere di Picone, decisi a farsi sentire con tanti altri residenti disperati. Più parti dell’area  che una volta era il fiore all’occhiello della zona, sono oramai ridotti a miserrimi ricettacoli di rifiuti, vera discarica a cielo aperto. L’azienda municipale all’Igiene Urbana è poco attenta alla problematica e quindi il pregiudizio igienico diventa giorno per giorno più forte, più grave per la salute pubblica. Dalla sporcizia ai problemi di sicurezza fisica, da anni resta insoluta la percorribilità del passaggio pedonale Giuseppe Filippo, unico vero collegamento  con il quartiere Libertà e le sue attività commerciali, di cui la zona del Quartierino ne è fortemente lacunosa. E va sottolineata l’insufficienza e l’approssimazione del servizio del trasporto pubblico, la mancanza di una farmacia, di una chiesa, di un ufficio postale, di un giardino pubblico, di una pista ciclabile. Insomma, “Il Quartierino” sempre più ‘Bronx’ e meno residenza. Attendendo dunque le risposte dovute nei termini stabiliti, i residenti sono pronti ad assumere le iniziative più appropriate, ma intanto gli amministratori comunali che hanno incontrato più volte i cittadini, rischiano di collezionare un’altra ben magra figura. Eppure, proprio accogliendo la richiesta dei residenti del Quartierino formalizzata durante la giunta territoriale del 29 aprile 2015, quindi un anno esatto fa, la giunta comunale, su proposta dell’assessori ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, ha approvato la delibera con la quale si stabiliva di inserire la realizzazione di un sottopassaggio ciclopedonale all’interno del sistema di opere necessarie alla soppressione del passaggio a livello che collega via delle Murge con via Generale Bellomo. Le opere sostitutive del passaggio a livello in questione (come pure quella del passaggio a livello di via Santa Caterina all’intersezione con via Massimi Losacco) rientrano tra gli interventi previsti dal Protocollo d’intesa sottoscritto a febbraio dell’anno scorso da Regione Puglia, Comune di Bari e Società Ferrovie Appulo Lucane s.r.l. per il “Potenziamento e velocizzazione della linea ferroviaria Bari – Matera e della tratta metropolitana Bari-Toritto”, finanziati con fondi CIPE. La realizzazione delle opere consentirà da un lato di agevolare gli spostamenti dei residenti della zona, dall’altro di migliorare la fluidità del traffico urbano, contribuendo a diminuire la congestione che attualmente si registra in prossimità delle aree a ridosso del Policlinico di Bari. Tutto sulla carta, almeno finora. “Come noto, nell’ambito dei lavori inerenti il raddoppio del binario relativo alla linea Bari-Altamura-Matera – ha spiegato 12 mesi fa l’assessore Galasso – le Ferrovie Appulo Lucane si sono confrontate con il Comune di Bari e la Regione Puglia per ragionare in maniera complessiva e progettare una serie di interventi – indicati dal protocollo siglato lo scorso febbraio 2015 – capaci di incidere in maniera strutturale sulla mobilità cittadina. La soppressione del passaggio a livello di via delle Murge si accompagnerà infatti non solo alla costruzione del sottopassaggio ciclopedonale approvato dalla giunta questa mattina, ma anche alla realizzazione di una rotatoria all’intersezione con viale Pasteur, via G. Solarino e via delle Murge e di un insieme di opere determinanti per ridisegnare i flussi veicolari e migliorare l’accessibilità del Policlinico e del Polipark, il più grande parcheggio di scambio ferro-gomma cittadino che intendiamo valorizzare nei prossimi anni. La realizzazione di questa nuova opera è stata resa parte integrante della programmazione comunale grazie all’ascolto dei cittadini residenti in quell’area ,con cui più volte ci siamo confrontati nel corso di  momenti ufficiali e non”. Parole, parole, parole…..

 

Antonio De Luigi

 


Pubblicato il 26 Marzo 2016

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