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Ci sarà un ritorno al 4-4-2 o 4-3-1-2 con nuovi interpreti?

E’ un Bari chiamato a riscattare la brutta e pesante sconfitta interna patita contro una Viterbese, aggressiva e con buona qualità. Da condannare l’episodio dell’aggressione verbale al tecnico da parte di uno pseudo tifoso esagitato perché le critiche o confronti fanno parte del gioco, ma non quando si esageri e si sta per sfociare in violenza, che sia verbale o ancora di più fisica, va condannato in modo forte e netto. Mister Giovanni Cornacchini dopo le difficoltà ed i primi malumori della piazza, ha carattere e forza per poter rispondere e far tornare a centrare i tre punti ai suoi ragazzi. Magari non si assisterà al bel gioco, ma è doveroso e non tarderà ad arrivare una prestazione convincente dei Galletti. Tra i pali si ripartirà dalla certezza Gigi Frattali, nel reparto difensivo potrebbe essere rispolverato dal primo minuto Perrotta al posto di Sabbione che ha avuto qualche acciacco ma è piena fase di recupero. Sugli out di difesa ritornerà la certezza Berra insieme a Pippo Costa sulla corsia di sinistra, dove se il giocatore migliorerà la fase difensiva e riuscirà a spingere come solo lui riesce, il Bari di Cornacchini avrà una freccia molto velenosa per il suo arco, essendo l’ex Spal un giocatore di una categoria superiore. A centrocampo verrà confermato Hamlili con probabilmente Scavone a supporto e non è da escludere l’esordio di Raffele Bianco, nel ruolo di regista o addirittura in un inedito modulo a 3 di centrocampo con i tre giocatori offensivi che sarebbero Kupisz e D’Ursi esterni e Antenucci centravanti, In caso di 4-3-1-2 il tandem sarà ancora composto da Antenucci-Neglia, con il regista che potrebbe essere uno tra Terrani e lo stesso D’Ursi, con quest’ultimo che avrebbe la licenza di defilarsi. Insomma tante soluzioni a disposizione per Giovanni Cornacchini che dovrà soltanto dare gli input e motivazioni che dopo la brutta sconfitta casalinga verranno già da sole, a patto che come ha osservato due giorni fa, il direttore Matteo Scala: “I più esperti si calino nella categoria e diano personalità”. Non servono allarmismi in un campionato sfiancante, ma sottolineare gli aspetti più critici di una squadra costruita per vincere il campionato dove è stato ribadito il concetto anche un paio di giorni da dal proprio dirigente, deve osare e vincere senza alcun timore reverenziale, pur considerando delle mille difficoltà e che di fronte ci saranno sempre avversarie agguerrite.

Marco Iusco

 


Pubblicato il 6 Settembre 2019

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