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“Cianci è il migliore della categoria, con mister Capuano ci risolleveremo”

Il calcio  ma gli sport di squadra in generale, sono fantastici perché oltre la vittoria, oltre il mero risultato sportivo c’è il fair play ed il riconoscimento dei meriti dell’avversario di turno, ed è il caso del Potenza Calcio che nelle ultime due stagioni ha scritto belle imprese sportive, fermandosi a luglio ai quarti di finale dei playoff contro la Reggiana, dopo aver sbagliato un calcio di rigore a trenta minuti dal termine con il centravanti Franca. Di questo e di tanti altri temi, ne abbiamo parlato con il numero Uno del Potenza Calcio; l’imprenditore e parlamentare, Salvatore Caiata, al timone della società con successo dal luglio 2017, riportandola nel calcio semi-professionistico al primo tentativo, dove mancava da otto anni. Si ringrazia per la concessione dell’intervista la disponibilità dell’Ufficio Stampa del Potenza Calcioed il presidente stesso, intervenuto poco prima di prendere parte ad un impegno alla Camera dei deputati.

Prima di entrare nel vivo dell’intervista, vorrei partire dall’immagine di Bari- Potenza dello scorso anno, quando lasciaste lo spogliatoio in perfetto ordine al termine di una partita molto tirata e conclusasi sul 2-1 per i biancorossi. Il suo ricordo di quella giornata, presidente?

Venire al San Nicola è sempre un’emozione unica, lo è stato per il tecnico, per i giocatori e per il sottoscritto. Abbiamo perso di un gol, ma abbiamo giocato ad armi  pari ed avremmo forse meritato almeno un pareggio. Lo spogliatoio ordinato? Squadra e staff, lo fanno da sempre, ci piace ricambiare l’ospitalità perché per noi è una consuetudine, e sempre sarà così. Saremmo voluti tornare al San Nicola per disputare la finale playoff contro di voi, ma va bene così! Resto grato a chi ha onorato la maglia: dai giocatori, tecnico e staff, dirigenti, magazzinieri, e non per ultimi, i nostri tifosi”.    

Si aspettava un inizio di stagione così difficoltoso nonostante abbia effettuato un grande cambiamento e compiuto sforzi economici in un periodo dove gli incassi sono pari a zero e soprattutto, dopo un grande biennio sotto la guida tecnica di un giovane ed ambizioso mister come Giuseppe Raffaele?

La nostra ex guida tecnica, mister Pino Raffaele ha deciso di intraprendere un nuovo percorso dopo aver ottenuto risultati di cui andiamo fieri e di lì le nostre strade si sono separate in pieno accordo. Dispiace ovviamente aver perso ai quarti di finale contro la Reggiana e ed aver sbagliato quel rigore con Franca, a trenta minuti dalla fine. Se fosse entrato probabilmente saremmo arrivati in fondo e venuti a giocarci la finale contro di voi al San Nicola. Ma nel calcio, bisogna guardare avanti e così è stato; ci siamo riorganizzati, ho resettato la squadra e puntato su una linea verde. Quando riparti con un gruppo forte e giovane, ci sono sempre ‘pro e contro’ ed abbiamo pagato dazio contro la Virtus Francavilla ed in altre partite. Ma il campionato è lungo e siamo fiduciosi”.

In questa stagione il vostro Pietro Cianci, il quale non ha mai nascosto di tifare Bari i quanto barese doc, ha già realizzato quattro reti. La società del Bari, pare che quest’estate fosse sulle sue tracce, ma voi siete arrivati prima di tutti. Che tipo di attaccante è quanto può ancora crescere’

Pietro è un ragazzo d’oro, prima di tutto ha qualità umane oltre che da giocatore. E’ alto e si allena molto duramente.  Cianci è il classico attaccante moderno che serve a tutte le squadre, forte di testa, ha istinto del gol e buona qualità con i piedi, non è un caso che tre dei suoi quattro gol, gli ha segnati da trenta metri. Non esagero se affermo che è l’attaccante, in questa stagione, più forte della categoria e sono sicuro spiccherà il volo. Sono orgoglioso di avere un attaccante del genere e spero che continui su questa strada, magari facendo un gol pesante alla squadra di cui tifa sin da piccolo”.

In settimana avete ufficializzato mister Eziolino Capuano; lo scorso anno subentrò al posto di Campilongo ed al suo esordio fermò il Bari 2-2, sfiorando il colpaccio. Quali sono le vostre aspettative a partire da domenica che sfidate una Turris, lanciata verso le zone alte della classifica?

Sinora gli episodi non hanno arriso al Potenza. Auguriamo, tuttavia, ogni fortuna lavorativa al tecnico Mario Somma, con il quale siamo rimasti in ottimi rapporti e lo ringraziamo per il suo impegno. Da mister Eziolino Capuano, uno viscerale e passionale come pochi, mi auguro che ci metta tanta grinta e determinazione e infonda il suo carattere da subito alla squadra. Mi auguro di vedere una squadra tosta e massiccia già da domenica contro la Turris e nel proseguo del campionato”.

Del Bari di Auteri c’è qualche giocatore o aspetto che teme? Il Bari a Potenza contro di voi dall’11 aprile 1976 quando si impose 0-1 con gol di Paolo Bergamo. Che partita dobbiamo aspettarci?

Non ho visto il Bari contro il Foggia, però una sconfitta ci sta da mettere in preventivo e non cambio parere sul fatto che restano una corazzata, con giocatori di categoria e qualità. Auteri è un tecnico molto esperto, ma noi abbiamo rispetto di tutti e paura di nessuno. Dobbiamo giocare con impeto, orgoglio ed onorando la maglia, e sono sicuro che il tecnico Capuano la preparerà nel migliore dei modi senza trascurare i dettagli. Le statistiche e pronostici possono essere sempre ribaltati ma non do grande peso, una volta che si scende sul rettangolo di gioco e si combatte”.

Un’ultima battuta su quanto accaduto alla Lazio per il caso dei tre giocatori schierati domenica mentre in Champions sono stati fermati. Ed infine, da parlamentare sempre impegnato a battagliare è soddisfatto delle risposte e misure governative che si stanno adottando?

Non ho seguito la vicenda della Lazio e preferisco non rispondere. Ma sul Governo, vi dico che essendo in Parlamento, ed a breve inizio una riunione (ieri, ndr) proprio per avere determinate risposte su alcuni provvedimenti, non sono assolutamente soddisfatto. Regna molta confusione e non ci si può improvvisare e cambiare linea di condotta continuamente, non adeguandosi alle normative ed effettuando chiusure penalizzanti per alcune classi lavorative. C’è grande fermento e rabbia delle persone ed è comprensibile. In più, si va ad aggiungere alla situazione già precaria e difficile che viviamo, una grandissima divisione tra le regioni, sotto tutti i punti di vista. Bisogna uscire da questa situazione e farlo con responsabilità, lavorando a soluzioni”.

Marco Iusco

 


Pubblicato il 6 Novembre 2020

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