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“Come aiutare la povera gente a Bari? Riduciamoci tutti lo stipendio….”

Ha deciso di vestire i panni del novello Robin Hood, l’ex Presidente del Consiglio Comunale Pinuccio De Santis, che ha trovato la sua formula per togliere con una nao ai ricchi e con l’altra dare ai poveri. Come? Semplicemente riducendo gli stipendi di amministratori, burocrati e <> che a diverso titolo si danno da fare ogni giorno nel Palazzo di Città, a partire dal Sindaco Michele Emiliano, fino al Direttore Generale Vito Leccese, passando naturalmente anche dai consiglieri comunali. Una ‘boutade elettorale’? Nemmeno per sogno; prima di tutto perché la proposta di De Santis è precisa e articolata eppoi perché, spiega ammiccando lui stesso, <<….non sono candidato da nessuna parte, al contrario della maggior parte dei miei colleghi consiglieri>>. E allora, vediamola nei dettagli questa proposta che non suona per niente male in questo periodaccio di crisi e di gravi difficoltà economiche che colpisce quel ceto medio che non riesce ad arrivare a fine mese, come spiega appunto Pinuccio De Santis, deciso ad andare fino in fondo a questa storia. Una storia che ha preso da una delle tante interviste rilasciate in questo periodo di campagna elettorale dal primo cittadino, che ha annunciato l’assegnazione di circa 3 milioni di euro a favore delle famiglie bisognose con reddito annuo inferiore a tremila euro, che a Bari sarebbero circa tremila. Una vera manna dal cielo, insomma, per un’azione che il Comune di Emiliano, in verità attento ai problemi sociali, ha deciso di integrare con altre poste di bilancio. E allora, ha pensato De Santis, perché non fare un altro piccolo sforzo e integrare ancora meglio questi fondi? Perché non attuare una <> che potrebbe abbracciare altre voci di spesa per l’Ente Civico? Si potrebbe partire, ad esempio, dalla riduzione dello stipendio del Sindaco Emiliano del 20 per cento, e magari anche quello del Capo di Gabinetto, del Direttore Generale e della nutrita pattuglia di assessori, questi ultimi del 15 per cento… magari per non infierire troppo. Ma potrebbero essere decurtate anche le indennità dei consiglieri comunali, propone ancora il buon Pinuccio De Santis, che arriva alla ‘sfrontatezza’ di proporre la riduzione degli assessori da dodici a otto, senza scordare l’abrogazione di eventuali ‘benefit’ comprese anche le agevolazioni previste dalla legge per l’espletamento del mandato di consigliere. Come ad esempio i rimborsi per missioni di studio e formazione, ma anche i rimborsi delle spese di trasferta previste per alcuni consiglieri nominati dal Sindaco Emiliano a titolo gratuito. Insomma, ce n’è per tutti, perché l’ex Presidente del Consiglio Comunale barese non scorda di elencare nei possibili risparmi di fondi da destinare ai più bisognosi, l’accorpamento delle deleghe assessorili, l’abolizione della ‘fatua’ festa di fine anno, il trasferimento di tantissimi uffici ancora sparsi per la città per i quali il Comune paga ancora canoni esosi ai privati. Eppoi, ancora, la scomparsa dei consigli di amministrazione delle aziende da sostituire con un amministratore unico. <> che consentirebbe, tra le altre cose, di procedere ad attingere dalle graduatorie delle aziende dei disoccupati da impegnare per il lavoro straordinario, allargando la base dei soggetti destinatari delle previdenze. <>, conclude il nostro bravo consigliere del Gruppo Misto, garantendo di seguire questo popò di procedimento pieno zeppo di belle intenzioni –almeno per ora….- con una proposta di deliberazione da sottoporre all’attenzione del Consiglio. Quando, ancora non si sa, ma per lui sarà più o meno come nelle favole…. a lieto fine.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 1 Febbraio 2013

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