Cultura e Spettacoli

Così lontane, così vicine

La Storia può essere raccontata in tanti modi. Uno di questi, e che oggi fa particolarmente tendenza, consiste nella cosiddetta narrazione di riflesso, ottenuta  visitando i vissuti di figure celebri. E quando si parla di figure celebri emerge l’imbarazzo della scelta se si prende in considerazione un periodo storico ricco come il secolo passato. Imbarazzo frutto pure del fatto che il Novecento è stato un secolo particolarmente fertile quanto a protagonismo femminile. E siccome attraverso le donne il racconto della Storia si tinge di colori vivi, ecco l’interrogativo : chi designare per illustrare il più controverso segmento dell’era cristiana, Marlene Dietrich, Mata Hary, Evita Peron, Rita Levi di Montalcini…? Il lungo elenco non considera solo campionesse sportive, suffragette, figure fatali, donne di potere e scienza. Considera pure cantanti. A queste si affida Antonio Bellino, escludendo la Callas e le altre regine del bel canto a beneficio di quattro rappresentanti del genere impropriamente detto ‘leggero’. Judy Garland, Edith Piaf, Withney Houston e Mia Martini sono le protagoniste di ‘Non solo donna’, questa messinscena targata Nikolaus Production, spettacolo per una voce, una danzatrice e quattro strumentisti che giovedì scorso è stata in cartellone al Teatro Di Cagno. Cosa può accomunare donne tanto diverse? Sicuramente la perfidia con cui il destino le ripagò dei tanti sacrifici affrontati per affermarsi. Judi Garland fallì cinque matrimoni, Edith Piaf era schiava dell’alcol, Witney Houston era tossicodipendente, a mia Martini attaccarono la patente di iettatrice… Nessuna delle quattro raggiunse i cinquant’anni. La scelta di Bellino è dunque solidale e affettuosa. La conferma è nelle parole pronunciate dallo stesso autore in chiusura, parole semplici, gonfie di gratitudine e tenerezza verso l’universo femminile. Venendo allo spettacolo, centrale è il ruolo di Ornella Ceci che si muove con mestiere tra le insidie di spartiti celebri quanto impegnativi. Le volteggia intorno, seducentissima e brava, Barbara De Toma. Notevole il livello della band, composta da Paolo Luiso (pianoforte), Gianni Binetti (sax), Gianluca Aceto (basso) e Michele Acquafredda (batteria). ‘Non solo donna’ procede in bilico fra canto e racconto. Il racconto è affidato ancora alla stessa generosa Ceci, ma con esiti inferiori rispetto al canto. Un racconto un po’ affrettato, che toglie spessore ai personaggi. Sarebbe il caso di sollevare l’interprete da questa fatica affidando il  compito (arricchito) ad una terza figura femminile : una narratrice. Nel complesso uno spettacolo piacevole al cui successo ha contribuito il lavoro di Rosa Lorusso ai costumi. 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 25 Febbraio 2014

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