Cronaca

Dal sonetto al teatro, la voce del Maestro

Dopodomani, al Cineteatro Palazzo, si chiude il Mese Shakesperiano’, quest’overdose di spettacoli in occasione della ricorrenza, quest’anno, del quarto centenario della morte del grande bardo. Una rassegna corposa (sedici gli spettacoli in cartellone) e molto attesa, che però, sorprendentemente, ha riservato qualche delusione. Ma soffermiamoci sulle note liete. Mercoledì scorso era in cartellone all’Anchecinema Royal uno spettacolo di Mimmo Iannone (compagnia di balletto AltraDanza). ‘Da : I Sonetti a Frammenti di un discorso amoroso’ è spettacolo in sei frazioni ispirate ad altrettanti sonetti composti dal Maestro (voci recitanti in lingua madre intervallano qua e là la performance ). Iannone immerge nel vuoto un tavolo e due sedie e intorno ad essi fa fiorire un movimento dalla minimalità vagamente domestica. Questa dimensione ‘terrena’ crea un contrasto interessante con l’espressione di un sentimento ‘celeste’ e venato di solitudine, quella solitudine di chi “amorosamente parla dentro di sé di fronte all’amato, il quale invece non parla” (Roland Barthes, ‘Frammenti di un discorso amoroso’). Un sentimento variegato e pendulo fra complicità e languore, amore e passione, seduzione ed energia, gioia ed amicizia. Un composito flusso emozionale che, insofferente dei pochi temi imposti dalla sonettistica inglese del primo Seicento, qua e là straripa sino allo sconfinamento nei giacimenti della drammaturgia shakespeariana. Ciò si fa palese nel colore dell’ ultima ‘stazione’, quella della pazzia femminile, movimento che richiama alla mente ora Ofelia, ora Lady Macbeth, la cui fuga (dalla ragione) è espressa da uno dei pochissimi oggetti di scena, nel caso in questione : una valigia. Il tutto prelude al felice e conclusivo ‘passo a sei’. Nell’insieme, uno spettacolo gradevolmente essenziale e che presenta il pregio di non guardarsi allo specchio. Un lavoro dal colore intimo, sussurrato nel gesto, costante nel sentire. Lunghi e meritati applausi dal folto pubblico per Sabrina Speranza, Antonio Mitaritonna, Vera Sticchi, Donato Barile, Emanuele Cappelli, Marica Resta. Musiche : Davide Viterbo, Pippo D’Ambrosio, Autori Vari. Costumi : Michele Napoletano. – Prossimo ed ultimo appuntamento di rassegna, lunedì 5 e martedì 6 dicembre al Teatro Palazzo con ‘Amleto+Fortinbrasmachine’, di e con Roberto Latini (compagnia Fortebraccio Teatro) ; la drammaturgia è dello stesso Latini e di Barbara Weigel i quali rielaborano una precedente rielaborazione dell’Amleto (Die Hamletmachine) ad opera di Heiner Müller.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 3 Dicembre 2016

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