Primo Piano

Decaro: “I costi energetici elevati sono un problema anche per i Comuni”

Il “caro bollette” energetiche non è un grosso problema solo per aziende e famiglie che, nel corso del 2022, a parità di consumi si sono visti triplicare e quadruplicare i costi dei consumi energetici, ma anche per i Comuni che rischiano di mandare i bilanci in default. Infatti, il presidente di Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ieri pomeriggio prima dell’inizio della cerimonia di inaugurazione dell’85ma edizione della Fiera del Levante di Bari, ha affermato: “Abbiamo fatto un calcolo, serve un miliardo aggiuntivo rispetto alle risorse già stanziate ai Comuni, perché altrimenti il taglio ai servizi sarà una triste realtà”. Decaro, poi, nel corso del suo discorso inaugurale ha evidenziato che “il Comune di Bari spendeva lo scorso anno 7,3 milioni di euro per l’energia”, mentre “quest’anno la stima è di 16,3 milioni”. “Sono 9 milioni di euro in più, – ha rilevato il Primo cittadino barese – con un rincaro del 127% a fronte di un ristoro da parte del Governo di poco più di 3 milioni di euro”. Quindi, ha avvertito Decaro, “il rischio di dover tagliare i servizi sociali, i contributi per lo sport e per la cultura è più che reale”. “Per la prima volta dal secondo dopoguerra – ha dichiarato inoltre il Presidente dell’Anci e sindaco del capoluogo – si parla di scarsità di materie prime, si parla di razionare il riscaldamento nelle scuole e di ridurre l’illuminazione per le strade”. E, proseguendo, ha aggiunto: “In queste condizioni le imprese rischiano di non sostenere i costi esorbitanti dell’energia e ogni giorno ascoltiamo grida di allarme che raccontano di anni di sacrificio che rischiano di scomparire di fronte a una bolletta che non da via di scampo”. Situazione, questa, che purtroppo riguarda anche i Comuni che – ha rilevato ancora Decaro – “non se la passano meglio e, come stiamo denunciando ormai da mesi, il rischio default è dietro l’angolo”. Infatti, “da una rapida analisi condotta con l’aiuto della struttura tecnica di Anci – ha rivelato Decaro – i Comuni allo stato attuale hanno bisogno, complessivamente, di circa 1 miliardo di euro aggiuntivi rispetto a quelli già stanziati, per far fronte ai costi dell’anno in corso e per i primi mesi del prossimo”. Avvertendo che “il vero pericolo, anche per noi, – secondo Decaro – è quello che ha descritto bene Papa Francesco”, ossia “l’abitudine alla guerra. Con tutte le conseguenze del caso”. L’auspicio, per il Primo cittadino barese, è che si possa insediare il prima possibile un governo con il quale i sindaci sono già disponibili a sedersi a un tavolo, per affrontare come primo tema l’emergenza “caro energia”. Invece, in merito ai fondi del Pnrr già ripartiti dal governo Dreghi uscente, il Presidente barese dell’Anci, sempre durante la cerimonia di inaugurazione della Fiera del Levante, ha affermato: “Personalmente, non retrocederò neanche di un centimetro se qualcuno mi inviterà a sedere ad un tavolo dove, anche solo per sbaglio, sentirò parlare di rimodulare i fondi del Pnrr”. “Noi – ha sottolineato Decaro – ci siamo conquistati ogni euro che abbiamo ottenuto. Non vogliamo una medaglietta sul petto, ma difenderemo i nostri diritti e le nostre capacità”. “Le stesse che oggi – ha aggiunto Decaro – ci vedono ai primi posti delle classifiche nazionali per qualità delle progettazioni, proposte innovative e capacità di spesa. Non vogliamo sconti ma neanche che ci venga sottratto ciò che è nostro”. E su questo il presidente dei sindaci italiani è stato perentorio: “Siamo e saremo irremovibili”. Infatti, ha specificato Decaro, “gran parte delle risorse destinate ai Comuni, 37 su 40 miliardi di euro, sono già nelle nostre disponibilità. Ora sta a noi impiegarle nella maniera più corretta e trasformarle in interventi per migliorare le condizioni di vita dei nostri concittadini”. Entrando, poi, nello specifico della sua città, Decaro ha fatto presente che “oltre 3 miliardi di euro sono destinati, da più fonti di finanziamento, a interventi con un impatto sulla città di Bari di cui ben 599 milioni e 150mila euro gestiti direttamente dal Comune”. Per Decaro, “tutti siamo consapevoli della portata di questi finanziamenti e di quanto sarà complicato spenderli in modo corretto per realizzare le opere previste”. Quindi, – ha sottolineato il sindaco – poiché “non stiamo parlando di previsioni di programmi dell’amministrazione, stiamo parlando di fondi assegnati, di progetti già redatti e per la maggior parte al vaglio delle ultime autorizzazioni”, nessuna rimodulazione di tali fondi potrà essere accettata dai Comuni assegnatari.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 15 Ottobre 2022

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio