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Diaw: “Siamo sulla strada giusta vogliamo vincere”

Il giocatore, giunto in prestito che punta alla promozione, ha promesso battaglia

Sabato il Bari torna in quel “Mapei Stadium” dove aveva perso la finale contro la Reggina, la stesa che adesso ritrova in serie B però la neopromossa è la squadra di Sandro Nesta. Nell’ultima partita il Bari avrebbe potuto vincere grazie ad un gol di Diaw soltanto che un minuto e mezzo dopo si è fatta riacciuffare, senza sfruttare la superiorità numerica. La classifica è ben discantante da quello dello scorso anno e la squadra sul rettangolo di gioco ad oggi non ha mostrato a sufficienza i muscoli e quella voglia di voler portare l’intera posta in palio, sarà perché di fronte ci sono state squadre attrezzate, ma moltissimo ha inciso aver cambiato quasi in toto la squadra della passata stagione, con degli innesti, non pochi, arrivati a campionato in corso. Un inizio difficile per lo stesso Diaw che era partito bene nella gara contro il Palermo, ma dopo appena 14 minuti è stato sostituito per infortunio. Ieri, il giocatore ha parlato in conferenza stampa prima della partenza per Reggio Emilia: “Sono contento di aver trovato il gol, peccato che non sia servito a portare a casa i tre punti. Non sono ancora al 100% perché sono stato fermo un mese, un mese e mezzo ma sto lavorando per trovare la forma ottimale. Spero che sia il primo di una serie”. Su Nasti, ma in generale sul reparto d’attacco ha detto: “Secondo me siamo due attaccanti per certi versi simili. A tutti e due piace correre, attaccare la profondità, dare una mano in fase difensiva. Lui è giovane ma è più maturo dei venti anni che ha. In campo non sembra così giovane, tanto di cappello per la personalità che ci mette”. Su quanto è importante la stagione nella carriera, la tappa Bari: “Mi è dispiaciuto stare fuori, arrivare in una piazza come Bari è motivo di orgoglio. Ho voglia di fare bene, dimostrare, mettermi a disposizione della squadra. Sono cose che capitano e da mettere in conto. Sono contento di essere tornato e cercherà di essere al 100% il prima possibile. Tutti sognano la Serie A, credo di poterci ancora arrivare”. Sul rinnovo con il Monza, Diaw ha detto: “Diciamo che ho parlato con il mio procuratore ancora prima di partite in ritiro con il Monza. Mi aveva chiesto se Bari mi sarebbe piaciuta come opzione e avevo subito dato la piena disponibilità. Poi si era aperto uno spiraglio per restare a Monza a giocare in A e mi sono concentrato sul cercare di fare un buon ritiro. Le cose poi sono andate diversamente, il club ha fatto altre scelte e appena c’è stato il via libera dei club sono arrivato in Puglia”. Dopo la cessione di Cheddira ci sono state inevitabilmente aspettative sul suo contributo ma lui non ha pressioni ed ha spiegato: “Sono tranquillo, cerco sempre di dare il massimo a prescindere dalle attese. Sono il primo a volere tanto da se stesso. La questione piazza non mi spaventa, anzi. Giocare a Bari è un privilegio, la vivo serenamente e cercherò di dare il massimo”. Il percorso del Bari sin qui però ha visto i biancorossi vincere soltanto una volta in otto partite e si auspica che la gara con la Reggiana possa essere uno snodo importante per tornare ai tre punti: “Fino ad ora nemmeno noi siamo contenti dei punti raccolti però se analizzo il percorso di queste partite lo analizzo in chiave positiva. È capitato di soffrire per fasi di partita ma abbiamo fatto soffrire anche gli altri. Ci manca poco per vincere le partite, parlo di attenzione ai dettagli. Abbiamo vinto solo una volta ma abbiamo anche perso poco. Questo è un campionato difficile”. Su come si affronta e che cosa aspettarci dalla Reggiana, il giocatore ex Modena e Pordenone ha detto la sua: “Sono forti, organizzati e stanno facendo un buon percorso. Hanno fatto molto bene in alcune partite ma dobbiamo pensare a noi e a quello che stiamo facendo per limare errori e disattenzioni che magari ci hanno tolto qualcosa”. Una classifica certamente non buona e su questo era d’accordo anche il giocatore: “Siamo a un passo dalla zona playout ma anche dai playoff. Il campionato è appena iniziato ma la storia della B ci insegna che basta poco per cambiare rotta. Non dobbiamo pensare a quello che accade fuori o alle aspettative, ma a noi stessi ed al campo”. Sulle voci degli svincolati è stato molto categorico nel suo concetto: “Penso a quello che devo fare io, non a quello che devono fare gli altri. Non mi sono mai fermato a chiedermi se la squadra abbia o meno bisogno di un altro attaccante. Toglierei energie e concentrazione a quello che devo fare io”. Sulle caratteristiche il centravanti di Mignani si è raccontato: “Lavorare in profondità è la mia caratteristica principale. Mi piace quel tipo di gioco lì. Cosa è mancato sin qui? Quel famoso centimetro per vincere le partite. Contro Catanzaro e Como abbiamo preso gol appena dopo essere passati in vantaggio e quello ha inciso, per esempio”. Tuttavia, nella sua carriera a 31 anni ma con ancora la possibilità di conquistarla, è mancata la A e Diaw ha detto la sua senza filtri: “Sin qui non me la sono meritata, ad oggi mi è mancato qualcosa. Forse non sono abbastanza bravo per poterci stare ma non è una cosa che mi assilla. Fino ai 24 anni giocavo nei dilettanti quindi la carriera che ho fatto è comunque un motivo di orgoglio”. Un gruppo che però a suo dire è unito ed i fichi del San Nicola sono stati da stimolo: “I fischi li accettiamo, la curva ci ha sostenuto dal primo minuto al novantesimo. Alla fine non erano contenti dell’ennesimo pareggio e ci sta. Noi dobbiamo pensare a noi, a fare il possibile per cercare di tornare a vincere. Ci siamo rituffati subito con la testa alla Reggiana. Ho trovato un bellissimo gruppo, con i senior che compongono lo zoccolo duro e hanno accolto benissimo i nuovi. Ci hanno fatto capire cos’è il Bari, cosa hanno vissuto loro e come è impostato il gruppo. Dobbiamo solo cercare di migliorare quegli aspetti che ci possono portare a vincere”. (Ph. Tess Lapedota).

Marco Iusco

 


Pubblicato il 6 Ottobre 2023

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