Cronaca

…e intanto il degrado regna su Corso Italia

La pedonalizzazione di Piazzetta Redentore non è stata “digerita” da residenti e commercianti del posto, i quali lamentano scarso coinvolgimento ed un’imposizione. A tutto questo si aggiunga che la viabilità è maggiormente caotica e che il degrado regna su Corso Italia da quelle parti

(come da corredo fotografico del fine settimana), e allora la misura è colma. Certamente, ben vengano le giostrine, ma è come svuotare il mare con un cucchiaino. Di tutto ciò, naturalmente, risentono i commerci e le tante vie della zona e del Libertà sono al collasso, anche se qualche bello spirito recentemente in una intervista, ha parlato di ripresa su via Manzoni. Abbiamo intervistato Letizia Liberatore, Presidente del Comitato Cittadini Attivi Libertà e Luca Bratta, Vice Presidente, titolare della nota Enoteca B 89.

Presidente Liberatore, sono state presentate dal Sindaco in Piazza Redentore le giostrine…

“Nulla contro le giostrine. Ma la ripresa di una zona della città parte da cose differenti, da idee e programmi concreti”.

Che cosa intende dire?

“Lamentiamo il fatto che non vi è mai stato dialogo con l’Amministrazione comunale che ci ha imposto scelte senza consultarci. Alcune realizzazioni suonano come una imposizione ed hanno portato a risultati negativi sia per quanto riguarda il commercio, sia per la qualità di vita dei residenti e penso alla viabilità e posteggi. Pensi che questa parte della città è servita da un solo bus, il 7. A nostro avviso bisognava partire da una riqualificazione complessiva edilizia come si è fatto nella città vecchia. Invece si vedono isolati dissestati, cornicioni spesso pericolanti, la situazione in Corso Italia è sotto gli occhi di tutti. La chiusura al traffico della piazzetta ha determinato problemi di traffico, e in via Don Bosco alcune attività hanno chiuso. Tutto questo causa problemi alla nostra economia già dissestata prima del Covid. Il 50 per cento delle attività dalle nostre parti si è trasferito altrove”.

Che cosa chiedete al sindaco?

“Di essere ascoltati. Sin qui non è accaduto. Pare che Bari sia una città divisa tra zone di serie A, centro, Poggiofranco e serie B come noi del Redentore e del Libertà”.

Parola a Luca Bratta: “La pedonalizzazione della piazzetta del Redentore ci causa grossi disagi, lo ha fatto al commercio, penso ai problemi delle operazioni di carico e scarico della merce, i clienti ci possono raggiungere con difficoltà e si registra congestione della viabilità. Inoltre sono aumentati i problemi di sicurezza e quella piazzetta di notte si trasforma in luogo di soggiorno per sfaccendati che sentono la musica sino all’alba e alcune fanno di peggio. Il Sindaco ha detto che eravamo in sintonia, non è vero, non siamo stati interpellati. Inoltre ci trasciniamo da tempo il problema di Corso Italia, da queste parti, diventato sotto i portici terra di nessuno. Uno spettacolo indecoroso che ha persino problemi di ordine pubblico e di igiene. Io ho scritto una lettera alle autorità, ma non ho ricevuto risposta”.  Insomma, i residenti attorno al Redentore chiedono al Comune ascolto e coinvolgimento. Il traffico è in tilt, il commercio allo stremo, la sicurezza problematica. Non bastano le giostrine.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 4 Agosto 2020

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