Cronaca

Edilizia giudiziaria: nessuno pensa agli 8mila mq dell’ex stadio ‘Della Vittoria

L’ultima missiva a Sindaco, Assessore al Patrimonio e “…all’On. Sig. Ministro della Giustizia, Roma”, l’ex assessore nonché segretario regionale del Partito Repubblicano Giuseppe Calabrese l’ha inviata solo qualche giorno fa. E riguarda l’inagibilità del Palazzo di Giustizia di Via Nazariantz di Bari, il trasferimento di fascicoli e documenti di Procura della Repubblica, Corte di Appello e altri Uffici Giudiziari del Capoluogo. <<Illustre Signor Sindaco e Signori in indirizzo -si legge nella nota spedita da Calabrese – ho appreso ancora una volta da notizie di stampa che si dovrà procedere al trasferimento di notevoli fascicoli e documenti degli Uffici Giudiziari sia per l’intervenuta inagibilità del Palazzo di Giustizia di Via Nazariantz, sia per l’oramai palese incapienza di alcuni Uffici del Distretto della Corte di Appello di Bari (Procura, Tribunale, Corte di Appello ed Archivio del Giudice di Pace). Con la presente mi permetto nuovamente mettere in evidenza -osserva ancora il segretario repubblicano – di aver inviato, più di una volta, al Sindaco di Bari e agli assessori e Uffici competenti, le note con le quali informavo che la Civica Amministrazione, alcuni anni orsono, al fine di unificare tutti gli Uffici tecnici (Urbanistica e LL.PP) aveva provveduto ad adeguare l’anello superiore (1°piano) dello Stadio della Vittoria (superficie di otto (8) mila metri quadrati, di proprietà del Comune di Bari), appositamente ristrutturato per il trasferimento degli Uffici tecnici a costo zero e, per il civico bilancio, un risparmio di Euro 304.920 per il fitto degli Uffici urbanistici che vanno corrisposti annualmente alla “3Mspa” e con un risparmio di Euro 270,336 che vanno corrisposti annualmente all’Istituto Diocesano dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto>>. Ebbene, questo trasferimento programmato solo a parole e mai realizzato, avrebbe consentito al Comune di Bari  di risparmiare annualmente 575.256 euro, assicurando significativi agevolazioni in ordine alla viabilità ed al raggiungimento della nuova sede da parte della numerosa utenza. E il motivo del mancato trasferimento? <<Mai portato a conoscenza  sia ai cittadini che agli addetti ai lavori>>, ammette Giuseppe Calabrese, che in considerazione del fatto che Comune guidato da Antonio Decaro e dall’assessore ai Lavori Pubblici Galasso ha ancora a propria disposizione buona parte di quei preziosi ottomila metri quadrati dell’anello superiore del 1° piano dello Stadio della Vittoria, già ristrutturato per il trasferimento degli Uffici Tecnici Comunali, una risposta al mancato trasloco dovrebbe perlomeno darla. Senza scordare che i medesimi Uffici non hanno mai inteso realizzare nemmeno il programma di trasferimento, mentre deve ritenersi “necessitante”, scrive ancora Calabrese a Decaro, Galasso e al Ministro alla Giustizia Bonafede, provvedendo a dislocare montagne di fascicoli, scartafacci e documenti accatastati nei corridoi e seminterrati dei vari Uffici Giudiziari baresi. Consentendo così, senza prendere in considerazione proposte edilizie di dubbia provenienza o molto costose per l’Erario Pubblico, di liberare da subito gli Uffici pericolanti e dare una idonea collocazione e numerosi atti e fascicoli dai contenuti particolari. <<…E a volte riservati>>, rimarca Peppino Calabrese. Il quale, certo che le sue considerazioni possano trovare attenzione da parte delle Autorità interessate e portare a necessaria soluzione il problema che interessa più Istituzioni, senza l’impiego di molte risorse pubbliche, porge a tutti “distinti saluti”. Attendendo, infine, speranzoso una risposta a una semplice proposta che, se realizzata, risolverebbe parecchi problemi dell’edilizia giudiziaria locale, facendo pure risparmiare all’Erario. Sarà per questo che tutti fanno orecchie da mercante, a cominciare da chi occupa posti di responsabilità nelle stanze delle Istituzioni locali?

 

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 3 Agosto 2018

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