Cronaca

“Emiliano è confuso, prima critica e poi ringrazia la Lorenzin”

Il neo governatore pugliese, Michele Emiliano (Pd), prima critica il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin (Ncd), per i paventati tagli da 10 miliardi di Euro su scala nazionale e poi la ringrazia. A rilevare il comportamento contradditorio del Presidente della Regione nei confronti della responsabile governativa per le politiche della Salute è il capogruppo di Forza Italia nell’Aula di via Capruzzi, Andrea Caroppo, che ha dichiarato: “Emiliano, pochi giorni fa, sosteneva che in altri tempi un ministro si sarebbe dimesso, se si fosse trovato al posto della Lorenzin. Oggi, sulla stessa questione, ovvero i tagli alla Sanità, il Presidente non solo la ringrazia, ma giustifica la sforbiciata dei 2,3 miliardi (ndr – di Euro) perché frutto dell’accordo Stato-Regioni”. E ironicamente, poi, si chiede: “Che abbia (ndr – Emiliano) uno sdoppiamento di personalità?” E non si ferma qui, perché  il capogruppo forzista commenta inoltre duramente il comportamento del neo Presidente della Regione, affermando: “Delle due l’una: o Emiliano è confuso per i troppi impegni, tra la delega alla Sanità e la presidenza; oppure ha sedato la sua protesta per qualche richiamo dai vertici del suo partito. In entrambi i casi gli inoltriamo la sua dichiarazione sulla Lorenzin: in altri tempi, anche un presidente di Regione si sarebbe dimesso se avesse avuto le idee così offuscate”. E conclude: “O, più semplicemente, un opportuno assessore alla Sanità”. La conclusione di Caroppo mira evidentemente a criticare il neo governatore pugliese per la scelta di non affidare la delega alla Sanità ad un apposito assessore, ma di averla trattenuta per se, ad interim con tutti gli altri compiti da presidente. Una decisione che, come è noto, Emiliano aveva comunicato già durante la sua campagna elettorale, avendo dichiarato che, qualora fosse stato eletto, avrebbe gestito direttamente da Presidente della Puglia il comparto sanitario regionale. E finora, almeno per questa sua decisione, non lo si può di certo accusare di incoerenza, visto che ha mantenuto fede a quanto in precedenza dichiarato. La risposta del governatore pugliese agli ironici attacchi critici del capogruppo di Forza Italia alla Regione è giunta nel corso di una conferenza stampa a Bari, quando i giornalisti gli hanno chiesto se non fosse preoccupato dei nuovi tagli  che il Governo si appresta ad effettuare alla spesa sanitaria nazionale e, quindi, ai budget sanitari di tutte le Regioni. “Qualcuno dopo una mia intervista – ha dichiarato Emiliano – aveva dedotto una mia richiesta di dimissioni al ministro della Sanità, che non c’é mai stata”. Precisando: “Al contrario io ho nei suoi confronti una grande gratitudine per il modo in cui sono state curate le prime settimane di lavoro del nuovo Presidente della Regione Puglia, che – ha evidenziato il neo governatore della Puglia – mantiene la delega alla Sanità”. Emiliano, in premessa alla risposta a chi lo accusa di aver prima chiesto le dimissioni del ministro della Sanità e dopo di aver, invece, inspiegabilmente ringraziato lo stesso ministro, aveva affermato: “Certo non mi fa piacere dover tagliare un budget sanitario già risicato, ma quello è l’accordo raggiunto fra Stato e Regioni”. “Mi aveva allarmato – ha aggiunto il governatore con delega alla Sanità – che ancora prima di questo taglio di 2,3 miliardi, si era parlato di un ulteriore taglio di 10 miliardi”. Nel corso della stessa conferenza Emiliano ha accennato al nuovo modello di sviluppo sostenibile della Sanità pugliese, che dovrebbe essere fortemente orientato all’assistenza domiciliare, rispetto al tradizionale modello ospedaliero. Infatti, ha dichiarato il successore di Nichi Vendola: “Dobbiamo passare dalla Sanità di attesa a quella di ‘iniziativa’ perché le persone chiedono di sentire più vicine le istituzioni”. Per Emiliano “si possono conciliare i risparmi di spesa con la qualità della cura”. Come dire che in Puglia, finora, nella Sanità ci sono stati degli sprechi. E ciò non fa altro che avallare e giustificare l’operato del governo Renzi che sulla spesa sanitaria nazionale si appresta ad eseguire ulteriori riduzioni. Per la cronaca facciamo presente che la conferenza barese, durante la quale il governatore pugliese ha avuto occasione di difendersi dalle accuse di incoerenza nei confronti dei giudizi espressi sulla politica dei tagli praticati dal ministro Lorenzin, è servita a presentare un progetto sperimentale a favore di 350 soggetti fragili, presi in carico dai servizi socio-assistenziali del Comune di Bari con attività di telemedicina. Un piano in partnership con il Policlinico di Bari, per il quale gli operatori sociali potranno effettuare elettrocardiogrammi e prelievi di sangue tele inviandoli agli specialisti del Policlinico barese, onde prevenire le patologie cardiovascolari e metaboliche tipiche di questo periodo di caldo, per anziani soli e non autosufficienti. Modello, questo, che potrebbe essere preso in considerazione anche per molti altri casi di pazienti bisognosi di assistenza giornaliera, che invece potrebbero usufruire nelle rispettive residenze di un servizio di prevenzione e controllo domiciliare pressoché identico a quello ospedaliero. Si tratterà, però, di capire soltanto con quali risorse e personale specializzato si potranno attuare servizi domiciliari efficienti, visto per Sanità e Servizi sociali all’orizzonte si profilano solo tagli indiscriminati e contrazioni di costi troppo a cuor leggero. 

 Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 6 Agosto 2015

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