Cronaca

Emiliano & Vendola raccontano la Bari che non c’è

La campagna elettorale per le politiche di febbraio prossimo è appena agli inizi, ma evidentemente il  sindaco di Bari, Michele Emiliano, ed il governatore della Puglia, Nichi Vendola, hanno già avviato la campagna mediatico propagandistica di supporto a quella elettoralistica dei rispettivi partiti. Infatti, ieri hanno annunciato con una conferenza stampa “ad hoc” la sottoscrizione di un “Patto per Bari” che anticiperebbe i contenuti della programmazione europea per il periodo 2014-2020 relativi alla città capoluogo. In termini più chiari, vale a dire che il Primo cittadino barese ed il capo della giunta regionale hanno già stabilito i contenuti degli interventi da far inserire nella programmazione europea dei prossimi anni e, quindi, da sottoporre a richiesta di finanziamento comunitario. Contenuti che stando a quanto annunciato riguarderebbero infrastrutture di trasporto a carattere strategico come quelle del nodo ferroviario, la linea San Paolo zona Cecilia, l’uso dell’aeroporto militare, la camionale per il porto, la viabilità per il Policlinico. E questo per quanto riguarda la parte interna di Bari, mentre altri interventi dovrebbero interessare la città sul fronte mare, da Japigia a Fesca, passando per San Girolamo. Uno dei progetti riguarda l’area della ex caserma Rossani, che dovrebbe diventare un parco polifunzionali delle arti e culture e, quindi, sede anche di in un sistema bibliotecario urbano interconnesso ad altre realtà socio-culturali presenti sul territorio. All’incontro di ieri, oltre al governatore ed al sindaco, erano presenti anche l’assessore regionale ai trasporti, Gugliemo Minervini, e quello alle politiche giovanili, Nicola Frantoianni, che ha riferito sull’apertura prossima dell’Officina degli Esordi nell’ambito del programma Bollenti Spiriti e della imminente pubblicazione della graduatoria per Principi Attivi, un altro noto progetto messo in campo dal Governo regionale, per impegnare alcuni giovani del capoluogo in attività finanziate dalla Regione stessa. Ad illustrare le altre iniziative previste dal “Patto per Bari” di Emiliano e Vendola sono intervenuti il direttore regionale dell’area Talenti, Francesco Palumbo, per riferire dell’investimento sul “Miglio dei Teatri” che interesserà tre noti contenitori baresi, il Petruzzelli, il Margherita ed il Kursaal, e la direttrice regionale dell’area Sviluppo Economico, Antonella Bisceglia, che ha riferito di interventi sul welfare, con progetti per il miglioramento della qualità della vita con sostegni a favore delle fasce deboli della popolazione. L’insieme degli interventi annunciati con il “Patto per Bari” prevedono un investimento complessivo del valore di 1,6 miliardi di Euro che, come detto, dovrebbero essere assegnati alla Città di Bari dalla Regione, in anticipo alla programmazione europea dei prossimi anni. “Una sorta di libro delle favole – hanno definito alcuni baresi il Patto presentato ieri – che servirebbe a far sognare i cittadini che saranno chiamati ad esprimersi con il voto ai prossimi appuntamenti elettorali, a cominciare da quello delle politiche del 24 e 25 febbraio!” E, come è noto, prossimamente Vendola e Frantoianni saranno impegnati in prima persona nel Sel per l’elezione al Parlamento, mentre Emiliano è già proiettato con la sua candidatura alle regionali del dopo Vendola. “Un Patto – hanno inoltre rilevato gli stessi baresi – che racconterebbe una Bari che non c’è ancora e che servirebbe unicamente come propaganda di Emiliano e Vendola propedeutica alle rispettive scalate elettorali.” E, continuando, sempre gli stessi cittadini rilevano: ”Emiliano e Vendola, anziché presentare un bilancio consuntivo sulla situazione attuale della città di Bari, hanno annunciato i contenuti di un Patto che dovrebbe concretizzarsi quando non saranno più loro alla guida delle istituzioni di cui sono ora a capo.” E, poi, hanno ironicamente concluso: “Evidentemente la realtà attuale di Bari è ben altra!” Una realtà, infatti, dove i servizi ai cittadini sono peggiorati e la situazione economico-sociale è a livelli che i più anziani non vedevano più dai tempi del dopoguerra. E, per rendersi conto di ciò, basta girare nei quartieri periferici della città o in quelli più popolari, dove le situazioni di sofferenza, degrado e disservizi sono più visibili che altrove. Ma Emiliano e Vendola sono forse ancora troppo intenti a perseguire i loro progetti politici personali, per cui non si sono ancora accorti della Bari che già c’è. E, quindi, parlano soltanto di quella che verrà.      

Giuseppe Palella            

 

 


Pubblicato il 10 Gennaio 2013

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