Cronaca

Fermo l’iter per completare il Teatro Margherita

Come pochi ricorderanno il sindaco Decaro e l’assessore alle Culture Maselli all’inizio di luglio scorso hanno incontrato a Roma il Ministro dei beni culturali Franceschini per affrontare le questioni riguardanti la ristrutturazione del Teatro Margherita e dell’ex mercato del pesce e il futuro del Teatro Petruzzelli. Questioni che, tra un’amministrazione e l’altrac, si trascinano da tempo tra uffici e saloni del Comune di Bari tra proclami, annunci e promesse non mantenute. Ma cominciamo dal Margherita, l’unico teatro a picco sul mare del Mondo antico pallino dell’ex sindaco Emiliano il quale, a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato, ha dato vita all’ultimo ‘coup de teathre’ rivolgendosi direttamente al premier Renzi. “Per consentire la riapertura del Teatro Margherita – ha scritto l’ex magistrato a metà giugno – ho avviato cinque anni fa, mediante la sottoscrizione di un protocollo di intesa, le procedure relative alla acquisizione del bene architettonico mediante un’operazione di permuta, tra Comune di Bari, Agenzia del Demanio e Direzione regionale dei beni culturali, che prevede la cessione da parte del Comune di immobili che consentirebbero il completamento della Cittadella della Cultura (un’area comprendente Biblioteca nazionale e Archivio storico) in cambio della acquisizione del Teatro Margherita e del vecchio edificio del Mercato del pesce”. “Questo iter – ha ricordato ancora Emiliano a Renzi- non si e’ ancora completato, nonostante tutte le attivita’ propedeutiche siano state ultimate sia da parte comunale sia da parte dell’Agenzia del Demanio. Data l’importanza e la valenza culturale dell’operazione, sarebbe auspicabile la definizione delle procedure di permuta, nonche’ il finanziamento degli interventi di riqualificazione degli spazi interni per una somma di dieci milioni di euro”. Ora il suo successore al primo piano di Corso Vittorio Emanuele è tornato all’attacco, ricordando al Ministero Dario Franceschini che il Teatro Margherita, insieme all’Ex Mercato del Pesce, diventeranno un laboratorio mediterraneo del teatro, della danza e delle arti sceniche e visive, una casa da offrire alle realtà produttive cittadine in cui convergano multidisciplinarietà, innovazione e sperimentazione delle arti contemporanee. <>, ha spiegato Decaro ai giornalisti quando è tornato a Bari. Città che evidentemente , quando si tratta di completare procedimenti e iter burocratici, a Roma considerano ancora ‘Basso Impero’. Ma andiamo avanti. Il secondo oggetto del confronto romano tra Decaro, Maselli e il Ministro è stato il Teatro Petruzzelli e il suo piano di risanamento su cui lo stesso ministro ha dato garanzia della disponibilità delle risorse di competenza statale. In questo caso, per fortuna, niente piattini in mano per ulteriori finanziamenti di Stato come nel caso del caro, vecchio Margherita, visto che i due amministratori si sono limitati a informare il Ministro l’intenzione di modificare lo statuto della Fondazione per far si che non sia più l’attuale primo cittadino il futuro presidente della stessa Fondazione, ma una “personalità di valore”. Nel frattempo sul futuro dell’unico teatro a picco sul mare del mondo tutto tace, aspettando il solito finanziamento romano per aprire cantieri all’infinito…

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 18 Ottobre 2014

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