Cultura e Spettacoli

Forse lo sposo fece tardi

Da noi si usa dire ‘rimanere come la zita di Ceglie’, per burlarsi di qualcuno bidonato ad un appuntamento. La colorita espressione trae origine da un fatto che si vuole realmente accaduto a Ceglie del Campo sul sagrato della Chiesa della Madonna di Buterrito, un tempietto che si leva nell’omonima contrada sulla strada che porta a Valenzano. Lì una ragazza in abito bianco attese invano il futuro marito. Se ne andò solo quando le venne consegnato un telegramma nel quale il mancato sposo le comunicava che partiva per la guerra e che lei poteva ritenersi libera…L’amara vicenda risalirebbe al 1935. Se quella data è affidabile, per quale guerra partì l’irresponsabile? La guerra di Spagna cominciò nel 1936. A meno di immaginare il giovane che si arruola nella Legione Straniera per partire alla volta di uno dei tanti taciuti fronti di guerra sui cui quell’esercito anonimo continua ancora ad essere impegnato, rimane la campagna d’Etiopia che ebbe inizio il 3 ottobre del ’35. Ciò collocherebbe il mancato matrimonio all’autunno di quell’anno. Il fatto dovette mettere a rumore l’intero paesetto. Preferire l’incognita del fronte ai sicuri piaceri del talamo solleva interrogativi intriganti. Forse lui aveva inguaiato un’altra e allora… Fa meraviglia che non sia rimasta traccia delle generalità di lei. Fu pietà collettiva verso la povera giovane? Difficile. La sventura altrui solleva troppo l’animo dei meschini, cioè dei più, perché la memoria di un fatto sapido non sopravviva, soprattutto particolareggiata, ovvero adorna del corredo di dettagli che si raccolgono intorno ad una storia che viaggi di bocca in bocca. No, quella ragazza non rimase nubile e beffata. Chissà, lui cadde malato il giorno delle nozze e il matrimonio si dovette celebrare una settimana, un mese dopo… Ma il rinvio di un matrimonio non fa altrettanta ‘audience’ che la nuova ‘croccante’ di una ragazza rimasta a piangere in abito da sposa. Nella Ceglie del Campo degli anni trenta, piccolo borgo rurale che possiamo immaginare chiuso in sé stesso, sonnacchioso e avido di novità malgrado la vicinanza di Bari, c’era sempre bisogno di eventi intorno a cui tessere sospetti o innescare risatacce in piazza, in cantina, al mercato, davanti a caminetti e intorno a bracieri. Dato il suo clamore la storia incontrò grande ‘successo’ anche lontano dai confini cegliesi, poi evolvendo in tutto il barese nel dramma, ambientato a Ceglie del Campo, della sposa beffata per antonomasia. Qualche curiosità : ‘La Zita di Ceglie’ è il titolo di un brano strumentale composto da Vito di Modugno ed inciso dall’Organ Trio nel 2008. Con lo stesso titolo, nel 2009 è stato in cartellone al Teatro Purgatorio un lavoro della compagnia ‘Le schecchiate acchecchiate’.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 8 Gennaio 2015

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