Cultura e Spettacoli

Fuga dal castello, la bugia paga

A 6 Km. da Gioia, sull’altura di Monte Rotondo, a  380 metri  s.l.m., a circa un Km. dagli scavi archeologici di Monte Sannace, nell’omonima contrada, si erge la Chiesetta dell’Annunziata, un’opera del Trecento. Sul pavimento di questo tempio, al centro della navata, è visibile una lastra marmorea posta a copertura di una botola. Attraverso la botola si accede alla sottostante Grotta di Monte Rotondo. In questa modesta cavità si nota, leggiamo su Gioiadelcolle.info, “un cunicolo scavato dalla mano dell’uomo”. Tale cunicolo avrebbe alimentato la leggenda di un passaggio segreto fra la Chiesetta e il maniero federiciano di Gioia. Altro non è dato sapere (ricerche in Rete su altri siti hanno dato esito negativo, nel senso che da nessun’altra parte si parla di cunicoli nella Grotta di Monte Rotondo). Ora, questo cunicolo porta da qualche parte o si interrompe ad una certa profondità ? In quest’ultimo caso, l’interruzione è frutto di lavori abbandonati o di deliberata ostruzione? Potrebbe anche essere che attraverso il cunicolo si acceda ad altri ipogei. Se sì, queste altre grotte sono state esplorate? L’unica foto reperibile sul web non è affatto esaustiva. Allora? Cerchiamo di ragionare : Se un passaggio segreto esistesse, sarebbe già stato individuato ed esplorato (e se ostruito deliberatamente in qualche punto, speleologi-archeologi non avrebbero mancato di aprire una breccia). E poi, vista la distanza da coprire, sarebbe già in linea d’aria lungo circa cinque chilometri, impresa impensabile per la tecnologia preindustriale anche nel caso di un cunicolo sufficiente al passaggio di un uomo. Peraltro, un eventuale fuggitivo, una volta giunto anche a soli cento metri da una delle due imboccature, quale aria troverebbe da respirare? Figurarsi una volta allontanatosi di uno, due chilometri… L’unica è che un reticolo di ipogei si estenda appena oltre la Grotta di Monte Rotondo e si spinga fino a Gioia. Si può allora immaginare un percorso tormentantissimo, ben più lungo dei circa cinque chilometri che separano la nostra Chiesetta dal castello di Gioia e che di grotta in grotta colleghi i due estremi. Ma scoperte di tale entità non restano nascoste a vita. In definitiva, qualche avventuriero o qualche povero illuso può aver cercato partendo dalla Grotta in questione di accedere al labirinto sotterraneo nell’idea non di scoprire un percorso di congiunzione ma di scovare chissà che tesori (quanta gente in passato deve essere stata truffata con finte mappe che annunciavano la madre di tutte le scoperte, il Graal in primis). In questi casi prima o poi il buon senso riprende il sopravvento e invita a deporre il piccone. Nessun passaggio segreto, dunque. Tuttavia la leggenda di un passaggio segreto potrebbe essere stata alimentata da castellani intenzionati a scoraggiare assalitori.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 15 Settembre 2016

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