Cultura e Spettacoli

Gran viaggiatore, il sangue di famiglia

Si approssima il terzo centenario della nascita di Giacomo Casanova. Oggi, 2 aprile,  ne ricorre il 297° anniversario. Inutile dilungarsi su questa figura arcinota se non per ribadire che egli fu, sì, uno dei più grandi seduttori della storia, ma solo in ultima analisi. Figura complessa e poliedrica Giacomo Casanova fu ‘tutto’ : scrittore, poeta, alchimista, esoterista, diplomatico, scienziato e persino agente segreto. Da chi aveva preso tanto genio ? Non fosse stato di fatto abbandonato in tenera età, Giacomo Casanova avrebbe senz’altro abbracciato l’arte scenica, influenzato dall’esempio del padre e della madre, entrambi attori. In verità Gaetano Casanova si volse alla carriera teatrale sedotto dalle grazie della giovanissima Giovanna Calderoni, in arte Fragoletta, attrice per la quale andò via di casa all’età di sedici anni, nel 1713. Dopo essersi applicato alla danza e alla recitazione, esaurita la sua storia d’amore, nel 1723 fece ritorno a Venezia, dove divenne attore abituale al Teatro San Samuele. Nella sua città fece conoscenza con Giannetta o Zanetta Farussi, che sposò lo stesso anno, avviandola all’arte scenica. L’anno dopo Gaetano era già in viaggio con la moglie per Londra con una compagnia di comici italiani, che in quel periodo riscuotevano un grande successo in tutti i teatri d’Europa, avendo lasciato Giacomo, il primogenito,  alle cure della nonna Marzia. Gaetano Casanova visse ancora dieci anni, nel corso dei quali mise al mondo altri cinque figli. Ben più lunga fu la vita e la carriera teatrale della Farussi, conosciuta come La Buranella. Lavorò al Kings Thatre di Londra, a Sanpietroburgo, Dresda e Varsavia. Morì a Dresda nel 1776 all’età di 69 anni. Fu attrice assai apprezzata. Lo dimostra il fatto che il Goldoni, che la conobbe nel 1734 a Verona, scrisse per lei la commedia La pupilla, nella quale ironizzava bonariamente sulla passione, e conseguente gelosia, che la bellissima attrice aveva suscitato in Giuseppe Imer, uno degli impresari teatrali più noti dell’epoca. La commedia fu rappresentata, sotto forma di intermezzo, insieme alla tragicommedia Belisario, sempre del Goldoni, nel novembre del 1734, nel teatro San Samuele dove Imer svolgeva la sua attività. Su di lei il giudizio del celebre commediografo è lusinghiero, infatti nelle sue ‘Memorie’ la definisce “…una vedova bellissima e assai valente…. Insomma, Giacomo Casanova prese dai genitori l’inclinazione allo spostamento, per una ragione o per l’altra fu infatti il più grande viaggiatore del Settecento. Forse dal padre, il quale guarda caso era nato il suo stesso giorno (il 2 aprile 1698), ereditò la passione accecante verso il gentil sesso.- Nell’immagine, Donald Sutherland nei panni di Casanova ascolta le indicazioni di Fellini sul set del film.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 2 Aprile 2022

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