Cultura e Spettacoli

“I 50 anni del Gruppo Abeliano”

 

Sono stati presentati a Palazzo di Città “Barinvisibile”, “Dante sui sagrati” e “Ragù recital”, i tre progetti ideati dal Teatro Abeliano per rendere omaggio alla città di Bari e celebrare i 50 anni di attività. Tre progetti gratuiti che si rivolgono alle periferie del capoluogo per aprirsi a nuovo pubblico. I festeggiamenti del Gruppo Abeliano si trasformano così in una serie di nuovi e stimolanti appuntamenti spettacolari e culturali per la città. Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato l’assessora alle Culture Ines Pierucci, il direttore del Gruppo Abeliano Vito Signorile, il direttore del dipartimento Turismo, Cultura e Territorio della Regione Puglia  Marco Bruno e don Michele Calabrese, in rappresentanza dell’Arcidiocesi Bari-Bitonto. “La città di Bari è grata a Vito Signorile per il lavoro infaticabile che con il gruppo Abeliano svolge nella nostra città da 50 anni – ha detto l’assessora alle Culture Ines Pierucci -. Ed è difficile pensare che siano passati 50 anni dalla nascita del Gruppo Abeliano anche perché ci sono almeno due generazioni che hanno vissuto il teatro Abeliano nelle sue diverse sedi, prima in piazza Garibaldi, poi nel seminterrato di viale Giovanni XXIII fino alla sede in via Della Costituente, in cui il teatro ha operato per 33 anni, ma c’è anche la mia generazione, che ha vissuto il nuovo teatro a Japigia, nella sua attuale sede. Quello che sento di dire a nome dell’amministrazione è che il teatro Abeliano in questi decenni ha rappresentato non solo un importante presidio culturale e sociale ma anche un valido esempio di imprenditoria nel settore della cultura e dello spettacolo. Senza dimenticare la cifra artistica di questa esperienza, contrassegnata da una programmazione ampia e trasversale che arriva a tutti e che vuole parlare a tutti, in una contaminazione di generi e di linguaggi che deve attraversare tutti i quartieri della città., come avverrà con questo progetto triplice che festeggia uno straordinario traguardo”. “Abbiamo voluto dedicare la prima fase del nostro 50° anniversario puntando su tre spettacolazioni pensate per i quartieri “di confine”, per le famiglie, e per chi è stato lontano finora dal teatro – ha spiegato Vito Signorile, direttore artistico del Gruppo Abeliano -.  L’intento è quello di riattivare culture, di recuperare forme originarie itineranti del fare teatro e di allargare gli interessi delle masse popolari all’insegna del connubio valori-performatività. La teatralità, infatti, non è che un modo che la comunità sociale ha di tornare in se stessa, riflettersi e crescere in questa spirale virtuosa di consapevolezze e maturazione civica. Il teatro si nutre della società, delle istanze che la percorrono, delle sue tradizioni, della quotidianità specifica dei tempi contingenti, così come la società “respira” attraverso il teatro, si rafforza e si sviluppa chiarendosi nelle sue difficoltà, rappresentando le emozioni e i rapporti interpersonali, cercando mediante questo linguaggio ancestrale di superare le criticità. Le sfide che ci pongono i tempi odierni attengono particolarmente all’integrazione e all’inclusione di tutti. Il lavoro più arduo è quello che da un po’ si sta volgendo proprio al riscatto delle nostre periferie, studiandone le necessità e delineando interventi nell’ambito dei quali l’Abeliano non resta indifferente nemmeno nel suo cinquantenario. Ideare un progetto per le periferie non è stato davvero difficile tenendo conto che il suggerimento veniva appunto direttamente dalle politiche di questi ultimi anni del Comune di Bari e da un desiderio espresso da sua Eccellenza, nostro Vescovo, Monsignor Francesco Cacucci”.


Pubblicato il 5 Luglio 2019

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