Cultura e Spettacoli

“I sogni di Leonardo. L’uomo che intuì il volo” di Elisa Barucchieri

Debutta al teatro Piccinni di Bari sabato 12 febbraio e domenica 13 febbraio “I sogni di Leonardo. L’uomo che intuì il volo” di Elisa Barucchieri con la compagnia ResExtensa, coreografie di Elisa Barucchieri e Giordano Orchi. Lo spettacolo in prima nazionale rientra nella programmazione della stagione del Comune di Bari, realizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese (info 0805772465 – 3286917948, ore 21 il 12 febbraio e ore 18 il 13 febbraio).La parola può narrare il genio di Leonardo, ma sono il corpo e la luce che ne possono evocare la meraviglia e l’immensità.La creatività leonardiana, il suo infinito ricercare, capire, inventare, ispira uno spettacolo unico di forma e luce, movimento, danza tra aria e terra, per un momento di meraviglia in onore al grande visionario.Un’indagine coreografica su come “funzionava” la mente eccezionale di Leonardo da Vinci. Facendo costante riferimento agli appunti dello stesso Leonardo e alle testimonianze dei suoi contemporanei, Elisa Barucchieri, ha creato uno spettacolo che porta lo spettatore nella mente del genio. “I processi creativi e cognitivi che generano l’intuizione e poi la creazione, quel suo lasciare i progetti incompiuti – spiega Barucchieri – sono stati la mia ispirazione”.Scienza e danza s’incontrano sul palcoscenico: l’unicità di Leonardo è così reinterpretata alla luce delle neuroscienze e proposta figurativamente. Ambiti in apparenza lontani tra loro, come lontane tra loro erano, del resto, le discipline in cui Leonardo da Vinci raggiunse l’eccellenza. Le corrispondenze sono i luoghi simbolici della comunicazione, nei quali si rinnova l’aspirazione alla totalità del linguaggio.Un lavoro basato sulla profondità degli interpreti e sulla raffinatezza del gesto, più che sul virtuosismo. Espressione dell’energia e sintonia che c’è tra i danzatori e acrobati eccellenti della compagnia ResExtensa.“Le coreografie sono state pensate assieme a Giordano Orchi e alle mie assistenti storiche, Germana Raimondo, Lucia della Guardia e Teri Demma, che saranno lo spirito di Leonardo, il suo Pneuma, le sue Muse, le sue Moire”, spiega Barucchieri. E aggiunge: “Ho conosciuto Giordano in India, lui curava le coreografie a terra e io le parti aeree, siamo diversi e complementari, questo ci permette di esplorare ancora di più la ricchezza del gesto danzato e la potenzialità della composizione coreutica”.Un processo creativo, che si snoda fra multimedialità, la musica cruda e contemporanea di Gianvincenzo Cresta, suoni elettronici ed echi di musica rinascimentale.  Gianvincenzo Cresta è tra i compositori italiani contemporanei più operosi e ispirati. Le sue composizioni sono un esempio alto di fusione tra la musica antica e la musica sperimentale ed elettronica dei nostri giorni. Collabora stabilmente con la Francia e nel 2016 ha ottenuto il sostegno del Ministero della Cultura e Comunicazione francese per la scrittura di De l’Infinito per sei voci ed elettronica su testo di Giordano Bruno.Grande complice per tutta la creazione dello spettacolo, nell’incastro tra danza e tecnica, è il disegno luci di Stefano Limone, col quale Barucchieri lavora fianco a fianco da svariati anni. “Visionario e geniale nelle soluzioni”. Lo stesso vale per Leandro Summo, tra i più interessanti videomaker e creatori nel mondo delle nuove tecnologie. Dietro questo spettacolo c’è una squadra professionale e creativa estremamente interessante, dunque. A questi nomi si aggiungono quelli dello scenografo Deni Bianco, maestro della grande tradizione della cartapesta pugliese di Putignano, la sua innovazione si sposa perfettamente con i costumi di Barbara Petrecca, nota già al mondo del teatro: hanno lasciato il segno le scenografie e i costumi creati da lei per Sonia Bergamasco, per Andrée Ruth Shammah, produzione Franco Parenti, e anche Guido De Monticelli.


Pubblicato il 9 Febbraio 2022

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