Cultura e Spettacoli

Il Generale lasciò cadere a terra la pistola

Che San Pio godesse del dono dell’ubiquità è suffragato da una mole di testimonianze. Ma alcune di esse lasciano perplessi. In ‘Il vero volto di Padre Pio’ (Edizioni Paoline) Maria Widnowska sostiene che nel 1917 il futuro Santo di Pietrelcina adoperò questo dono in soccorso di Luigi Cadorna. E’ noto che durante la Grande Guerra il generale Luigi Cadorna si rese responsabile di reiterati quanto improduttivi e sanguinosissimi assalti contro le ben munite postazioni nemiche con l’unico risultato di infiacchire il morale dei nostri soldati e preparare il terreno alla disfatta di Caporetto, di cui venne ritenuto primo responsabile, cosa per la quale fu sostituito da Diaz. Stando alla Widnowska, Cadorna una volta ricevuta la comunicazione che lo sollevava dall’incarico di Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito, cadde in una depressione tale da decidere di togliersi la vita. Perciò, dopo aver dato l’ordine alle sentinelle di non far entrare nessuno, si ritirò nella sua tenda. E stava per accostare la pistola alla tempia quando, come comparso dal nulla, scorse accanto a sé un francescano dalla barba scurissima (Padre Pio all’epoca aveva trent’anni). Il religioso non disse nulla ma con un cenno del capo e della mano impose al militare di desistere. Un attimo dopo era sparito… Sconvolto, Cadorna lasciò cadere a terra la pistola, poi uscì dalla tenda a rimproverare sentinelle e capoposto: Aveva detto ben chiaro di non far passare nessuno!… Ma quelli replicarono d’aver rispettato la consegna. Nessuno era entrato… A guerra finita Cadorna riconobbe quel francescano su una foto di giornale, Seppe così di questo Padre Pio, stigmatizzato e guaritore, che esercitava il suo ministero a San Giovanni Rotondo. Subito si mise in viaggio verso la Puglia. Dopo lunghe insistenze presso il Padre Superiore del Convento (all’epoca Padre Pio, già personaggio scomodo, viveva quasi segregato) Cadorna poté vedere il frate, ma solo di lontano. Padre Pio lo scorse e lo salutò. Cadorna s’informò se mai quel frate fosse stato al fronte. Impossibile, gli risposero, l’avevano riformato per broncoalveite doppia all’Ospedale Militare di Napoli… Un caso di bilocazione, dunque, aveva salvato il generalissimo. Ma perché allora viene da domandarsi, Padro Pio volle intervenire a salvare un personaggio che si era distinto solo per dispotismo, ottusità e totale disprezzo per la vita dei soldati al fronte? Solo per offrirgli una possibilità di pentirsi per il fiume di sangue che gratuitamente aveva fatto versare? Ma una volta collocato a riposo, Cadorna non si pentì in nessuna autobiografia. E come avrebbe potuto se riscuoteva ancora tanto di quel credito da essere nominato prima senatore e poi Maresciallo d’Italia? Si può giungere alla conclusione che, se quanto raccontato risponde a verità, Padre Pio è la conferma che tutti (ma proprio tutti) possono sbagliare. Quanto a Cadorna, vale l’aforisma di Karl Kraus: Il diavolo è un ottimista se pensa di poter peggiorare gli uomini.

 

 

Italo Interesse

 

 

 

 


Pubblicato il 19 Aprile 2018

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio