Cronaca

Il gruppo comunale dell’Udc perde un consigliere

 
L’Udc di Pierferdinando Casini in Terra di Bari “avanza” come i gamberi. Un passo avanti e due indietro. E l’ultimo, in ordine di tempo, degli “avanzamenti” (in un percorso, per l’appunto, a ritroso!) è avvenuto la scorsa settimana a Modugno, dove il gruppo comunale dell’Udc, formato inizialmente da 5 rappresentanti, ha perso un consigliere, Domenico Conserva. E presto – a detta di qualche bene informato – altri colleghi di squadra potrebbero seguirlo nella decisione di rendersi indipendenti, abbandonando il gruppo consigliare del partito in cui sono stati eletti la scorsa primavera. Un abbandono, quello di Conserva, significativo sia sotto l’aspetto politico, che prettamente numerico ed elettorale. Infatti, proprio Conserva, alle amministrative del 15 e 16 maggio dello scorso anno, è stato il più suffragato degli eletti dell’Udc a palazzo Santa Croce, con oltre 450 preferenze, su un totale di circa 3500 voti raccolti dalla lista di Casini. Non va dimenticato, inoltre, che un altro esponente di punta dell’Udc modugnese, Filippo Bellomo, candidato a sindaco alle ultime amministrative, ed in seguito indicato dal partito alla poltrona di vice sindaco, un mese fa si è “inspiegabilmente” dimesso. Episodio, quest’ultimo, che apre non pochi interrogativi sull’effettivo stato di salute interno al partito di Casini a Modugno, unico Comune della provincia di Bari dove alle amministrative l’Udc può ancora vantare un risultato elettorale a due cifre (15,5%). Infatti, Bellomo, dapprima non ha dato alcuna motivazione politica alla propria decisione, ma generiche ragioni di natura personale. In seguito, però, l’ex vice di Gatti con un comunicato ha precisato che la decisione di liberare la poltrona occupata dallo scorso giugno a Palazzo di città era stata provocata da ragioni personali, che non prescindevano da valutazioni di natura politica. Tanto che lo stesso Bellomo chiariva nel comunicato la sua decisione, attribuendola essenzialmente all’immobilismo amministrativo in cui si è arenata la giunta Gatti sui  problemi cittadini. In particolare alla scarsa attenzione verso le proposte di cui Bellomo stesso si era fatto promotore, sia come vice sindaco, che da assessore delegato alle attività produttive. Ma fatto molto strano – fanno notare gli addetti ai lavori –  proprio l’Udc, di cui il vice sindaco era  capo delegazione in giunta, non è intervenuta a chiarire la vicenda che, dopo la precisazione di Bellomo, ha assunto chiari connotati di natura politica. Connotazione, questa, che proprio l’Udc ha tentato di ignorare sulle dimissioni di Bellomo, ma che ora con l’uscita dal gruppo consigliare di Conserva è molto evidente.  Un atteggiamento che – secondo i soliti bene informati – è sintomatico o di un insanabile contrasto tra Bellomo e l’Udc, oppure che il partito stesso abbia deciso di “scaricarlo” ritenendolo inadeguato al ruolo affidatogli. Sta di fatto che il partito di Casini, a Modugno, con l’uscita di scena di Bellomo prima, e ultimamente di Conseva, rischia di subire una pesante caduta di immagine non soltanto sul piano politico, quanto elettorale. Infatti questi due esponenti, da soli,  rappresentano un potenziale elettorale non indifferente. Non va poi dimenticato che, circa un anno fa, l’Udc decise di candidare Bellomo a sindaco non solo perché in passato questo esponente politico era stato, tra gli eletti al Comune, uno dei più suffragati, ma soprattutto perché è un personaggio molto noto e ben visto nella realtà locale. Per questo – a detta di molti – Bellomo ha avuto un ruolo essenziale nell’individuare candidature, cosiddette “forti”, da reclutare per la lista dell’Udc alle recenti comunali.Infatti, a Modugno, nelle comunali l’Udc ha ottenuto persino più voti del  partito del sindaco Gatti (Pd). E quindi, in Terra di Bari, Modugno ha rappresentato per l’Udc il fiore all’occhiello delle ultime amministrative poiché, in tutti gli altri 8 Comuni chiamati al voto la scorsa primavera, il partito di Casini si è attestato su livelli di consenso molto modesti, che variano tra 3 e 6,9 punti di percentuale. Dati, questi ultimi, peraltro in decremento per l’Udc rispetto alle precedenti comunali di tutte le realtà del barese interessate dal voto amministrativo dello scorso maggio. Unica eccezione per l’Udc è stata proprio la cittadina alle porte di Bari, dove la candidatura a primo cittadino di Bellomo, e candidature come quella di Conserva,  hanno dato alla lista di Casini una presenza da primato a palazzo Santa Croce. Un primato, però, che rischierebbe di trasformarsi in un vero boomerang per l’Udc, non soltanto per le ripercussioni interne al partito, dopo il polemico abbandono della giunta da parte di Bellomo, ma soprattutto se le vicende al Comune di Modugno dovessero evolversi anche sotto altri profili.
 
Giuseppe Palella              
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 20 Gennaio 2012

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio