Cronaca

Il mistero dei box fantasma dell’ex Istituto Autonomo Case Popolari

Ora che un altro scandalo di regali, mazzette e favori ha nuovamente scosso il palazzo dell’ex Istituto Autonomo Case Popolari, c’è chi teme che per quarantotto garage di pertinenza dell’edilizia residenziale pubblica realizzati nel quartiere Mungivacca di Bari sarà vita ancora più dura. Nonostante, come forse in pochi ricordano, è da quasi quindici anni che il contratto per la riqualificazione -…appunto del 2004 – già stipulato non ha sortito effetti, risultando ancora non assegnati e chiusi quei box. Ergo, una cinquantina i manufatti non sono tuttora fruibili dai residenti. A chiedere chiarezza sulla vicenda sono state – nei giorni scorsi – la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia e la portavoce del Municipio II, Alessandra Simone, che già lo scorso luglio aveva sollevato la questione all’amministrazione comunale e all’ex Istituto di via Crispi, adesso Agenzia della Casa e dell’abitare (Arca Puglia). Ottenendo almeno la rimozione dei rifiuti e la messa in sicurezza dei garage. “Da allora – ripetono le due combattive pentastellate – nonostante le numerose sollecitazioni non abbiamo ottenuto ancora nessun chiarimento sui tempi di fruizione degli stessi, così come non ci è pervenuta alcuna notizia su un eventuale cronoprogramma che preveda il ripristino dei garage”. Ma, come detto all’inizio, adesso il timore è che gli arresti dell’avvocato Sabino Lupelli, degli imprenditori Mazzitelli, Lecce, e Manchisi, possano distogliere dai problemi reali dell’ente. Il problema è che proprio Lupelli, nella qualità di commissario straordinario di Arca, avrebbe emesso varie delibere di approvazione di varianti in corso d’ opera in favore dell’ impresa gestita dal Mazzitelli e, successivamente alla consegna di un orologio del valore di circa 20mila euro, rilasciava subito il visto di legittimità necessario e propedeutico alla liquidazione in favore dell’ impresa della rata “a saldo” dell’ importo di oltre 90mila euro. E che dire degli altri lavori, affidati alla “Aedes Aurora”, impresa aggiudicataria della procedura di appalto indetta sempre da Arca/Puglia, per i lavori di costruzione nel quartiere “Mungivacca” di due fabbricati per complessivi cento alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica da destinare a studenti dell’ Università e del Politecnico di Bari. Ebbene, come corrispettivo l’ormai ex direttore Lupelli avrebbe apposto altri visti, finiti nel mirino degli investigatori baresi. Ma torniamo lle richieste avanzate dalle consigliere del Movimento 5Stelle. “Insieme alla consigliera Alessandra Simone – ha spiegato Antonella Laricchia –  abbiamo chiest di sapere i motivi per cui questi garage di proprietà pubblica siano rimasti inutilizzati, abbandonati e mai assegnati e chiediamo di provvedere con urgenza alla verifica dello stato dei luoghi, e alla manutenzione anche della piazzetta che si trova proprio al centro del complesso edilizio pubblico. Vista la latitanza del Comune di Bari e dell’Arca Puglia ho chiesto chiarimenti all’Agenzia regionale, sperando in una risposta celere ”. E non basta. “I residenti attendono invano la possibilità di fruire dei garage realizzati fin dal 2004 – dichiara la consigliera municipale Alessandra Simone – e non ancora assegnati. I cittadini temono, inoltre, il verificarsi di nuovi atti vandalici e di essere nuovamente dimenticati dalle Istituzioni e dall’ARCA Puglia che dovrebbe soddisfare il bisogno abitativo anche attraverso la riqualificazione delle periferie ed il rinnovamento del tessuto urbano”. Conclusione? “Auspichiamo che i recenti provvedimenti giudiziari che vedono coinvolto il Direttore Generale,  ormai destituito, dell’Ente non abbiano una ricaduta sugli atti in itinere a Mungivacca”.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 8 Dicembre 2017

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