Cultura e Spettacoli

Il patrimonio lacustre di Conversano

Se si resta all’acqua dolce, il ristrettissimo panorama lacustre pugliese considera in prevalenza laghi artificiali : gli invasi Torre Bianca, Occhito, Marana Capacciotti, Locone, Serra di Corvo, Fiume Grande e Cillarese. Pochissimi quelli naturali : il Salso vicino Manfredonia, il Pescara nei dintorni di Biccari e i laghi di Conversano. Ma a quest’ultimo proposito ‘laghi’ è espressione impropria. Glispecchi d’acqua presenti nei dintorni di Conversano sono doline carsiche prive di inghiottitoi dove impluviano le acque meteoriche. Essendo quelle conche naturalmente impermeabilizzate da uno spesso strato di argilla, è facile che in corrispondenza di esse si formino stagni temporanei.  Sono dieci. Il più piccolo (il Vignola) si estende per 1975 mq, il più grande (l’Agnano) raggiunge i 10425 mq. ; i restanti laghi sono Lavorra, Padula, Petrullo. S.Vito, Chienna, Sassano, Minuzzi e Castiglione. Il complesso lacustre si presenta avvolto più da campi coltivati che da tracce delle formazioni vegetali d’origine, raccolte per lo più nella zona di Torre di Castiglione e nella Gravina di Monsignore. I laghi di Conversano hanno rappresentato dalla preistoria al primo Novecento la maggiore risorsa idrica del territorio. Ciò spiega perché nei pressi di quasi ogni lago si rinvengano vestigia di antichi insediamenti. Il fondo di queste depressioni naturali, poi, è caratterizzato dalla presenza di un centinaio di cisterne, tutte di età romana e tardo romana. Alcune di esse sono ancora in funzione. Spingendosi fino a dodici metri esse garantivano la persistenza di acqua al loro interno anche in piena estate, quando gli stagni sono per lo più prosciugati. Con l’avvento dell’Acquedotto pugliese, i laghi di Conversano divennero inutili alla sete di gente e campagne. Trascurati da tutti (ma non dai cacciatori), andarono incontro al degrado, in qualche caso involvendo persino in discarica. Ma dopo gli anni Ottanta, col riconoscimento del suo valore ambientale, il sito è stato elevato a ‘Riserva Naturale Regionale Orientata dei Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore’ (una riserva naturale orientata è un tipo di area naturale protetta in cui sono consentiti interventi colturali, agricoli e silvo-pastorali purché non in contrasto con la conservazione degli ambienti naturali). In un prossimo futuro si parla di un sistema di alimentazione che assicuri la permanenza dell’acqua in ogni lago tutto l’anno. Ciò allo scopo di tenere un vita un ecosistema prezioso per biodiversità (considerevole la presenza di forme di vita animale e vegetale) e dalle intriganti prospettive turistiche.

 

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 8 Maggio 2021

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