Cultura e Spettacoli

Il rito penitenziale delle Ceneri dà inizio alla Quaresima

 

Con il rito penitenziale delle Ceneri, imposte oggi Mercoledì delle Ceneri, la Chiesa cattolica inizia uno dei cosiddetti tempi forti nel suo anno liturgico. Parliamo della Quaresima, i 40 giorni che ricordano quelli trascorsi da Gesù nel deserto. Quaranta nella Bibbia è un numero altamente simbolico. Per capire di più del senso della Quaresima e del rito delle Ceneri, il Quotidiano ha intervistato il noto teologo, padre Salvatore Perrella.

Padre Perrella, ha inizio la Quaresima. Che cosa è?

“La Quaresima è uno dei cosiddetti tempi forti della Chiesa, assieme ad Avvento, Natale e Pasqua. Tempo forte non significa naturalmente che quello ordinario sia da meno, ma vuole dire che riflettiamo su alcuni temi con maggior intensità”.

Significato delle Ceneri, qual è?

“Intanto è un atto, meglio un sacramentale, altamente penitenziale. Con l’apposizione delle ceneri ci riconosciamo peccatori, ma anche invochiamo con animo sincero e pentito, la misericordia di Dio”.

Sono due le formule possibili. La più tradizionale ci dice che siamo polvere e alla polvere torneremo, e l’ altra la quale ci invita alla conversione e a credere nel Vangelo. Lei quale suggerisce?

“Io preferisco la seconda, perché quello della Quaresima è un cammino di conversione, di cambio di rotta. E naturalmente questo mutamento di direzione avviene seguendo e anzi applicando il Vangelo. Anche tuttavia la prima formula ha la sua importanza e ci dice che noi siamo nulla e dal nulla veniamo. Ci spinge all’ umiltà. Noi siamo polvere, ma come affermava saggiamente Papa Benedetto XVI, siamo polvere di oro agli occhi di Dio. Il Papa emerito intendeva che Dio ci ama come siamo, che Gesù è venuto non per i sani, ma per i malati e i peccatori”.

Come vivere la Quaresima?

“Secondo i tre postulati che leggeremo nel Vangelo. Prima di tutto il digiuno che è molto importante. La Chiesa lo intende in senso materiale quale astinenza da carni o cibo, ma anche digiuno di cattiverie e dal peccato. In tutte le religioni troviamo il digiuno che sia detto per inciso, ha anche motivazioni di salute e di igiene. Oggi mangiamo tanto e forse troppo, non fa male un piccolo stop. Poi viene la preghiera e bisogna sforzarsi nel pregare con intensità e fervore non solo in Quaresima ma durante tutto l’ anno. Preghiera di ringraziamento, lode ed intercessione. Il nostro sguardo sia fisso su Cristo e chi guarda la Croce è salvo. Dice il Vangelo: Guarderanno a colui che hanno trafitto. Infine la carità, che non è residuale, ma fondamentale. Bisogna fare ed accentuare le opere di carità, sia materiale che spirituale. Intendo dire donare a chi è nel bisogno, ma anche avvicinarsi a chi è nella tribolazione, solitudine, malattia di anima e corpo. Un cristiano non gira la testa dall’ altra parte davanti ad un fratello bisognoso di beni ed affetto o conforto. Ed anche di suggerimento”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 22 Febbraio 2023

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