Cronaca

Kursaal e Regione: si riducono i servizi ma non ci si contiene con le spese superflue

Mentre il Governo nazionale si accinge a varare un piano di dismissioni di patrimonio pubblico, sia per far cassa che per ridurre sprechi e costi di gestione dello stesso, in Puglia la Regione va in contro tendenza ed investe nell’acquisto del Teatro Kursaal Santalucia. Quindi, incrementa il proprio patrimonio immobiliare. Come è noto, infatti, il teatro barese di Largo Adua, su cui incombeva da tempo una procedura esecutiva, lo scorso maggio, era stato aggiudicato provvisoriamente ad un imprenditore milanese, ma di origine barese, Stefano Zorzi, che aveva partecipato all’asta offrendo un importo di poco superiore a due milioni di euro. Però, la vendita del Kursaal non poteva essere perfezionata prima che fossero decorsi i termini per una eventuale prelazione da parte di enti pubblici interessati all’acquisizione, in quanto sull’immobile del Teatro dal 1984 grava un vincolo della Sovrintendenza ed in base ad una legge statale i beni privati vincolati sono, in caso di vendita, soggetti a prelazione. La comunicazione ufficiale dell’avvenuta aggiudicazione del Teatro all’imprenditore Zorzi è stata effettuata alla Sovrintendenza ai primi di agosto e quest’ultima, ha girato l’informativa al Ministero ed a tutti gli altri soggetti pubblici che avrebbero potuto esercitare la prelazione entro 60 giorni dalla notifica al Sovrintendente pugliese. Prelazione che è stata difatti esercitata dalla Regione, che con una delibera di giunta ha deciso di acquistare lo storico Teatro Kursaal per sottrarlo ai privati, che comunque non avrebbero potuto cambiarne la destinazione d’uso, visto che il vincolo riguarda anche l’utilizzo della struttura. La Regione, in un momento in cui taglia posti letto nella sanità, elimina esenzioni ticket sui farmaci anche a disoccupati e pazienti con patologie croniche, riduce servizi di assistenza essenziali alla persona, sia in campo sanitario che sociale, taglia sul trasporto pubblico locale, riducendo il “welfare” per i pugliesi quasi a livello di Terzo mondo, si va ad impelagare  in una operazione di acquisto immobiliare  di cui si conosce di certo solo la spesa iniziale. Infatti, oltre al prezzo d’acquisto dell’immobile, serviranno ancora altri soldi per ristrutturarlo e  per poi renderlo agibile, in quanto tutte le licenze amministrative per l’utilizzo a teatro sono state revocate, perché erano venuti meno  alcuni dei requisiti necessari. E questa è probabilmente la ragione principale per cui il prezzo d’asta è sceso di molto rispetto alla stima iniziale. La Regione, quindi, dovrà farsi carico di tutti i costi necessari a rendere agibile il Teatro, per poi, come già reso noto dal governatore pugliese, Nichi Vendola,  farlo utilizzare ad organismi dello spettacolo partecipati dalla Regione (Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli, Teatro Pubblico Pugliese, Apulia Film Commission). Non è ancora chiaro, però, se questi organismi oltre ad usarlo, dovranno provvedere in proprio a tutte le spese di gestione, oppure se sarà ancora una volta la Regione a farsi carico di quegli esorbitanti costi fissi di gestione che il governo Monti  vuole ridurre, proprio alienando una parte del patrimonio pubblico statale, ed invitando gli enti locali a fare altrettanto. Ma “la Puglia migliore” di Vendola, in fatto di gestione allegra della spesa pubblica, continua ad essere un’isola felice, non soltanto per il livello di stipendi,  pensioni  ed altri benefit alla Casta dei politici regionali, ma anche per quanto riguarda le agevolazioni ed i privilegi concessi agli apparati vicini alla Casta. Non a caso c’è chi si chiede come mai, in un momento di crisi nazionale tale che molte famiglie faticano sempre di più ad arrivare a fine mese, e lo Stato è costretto a ridurre sempre più gli incentivi alla produzione ed i finanziamenti agli enti locali, in Puglia c’è chi si preoccupa di spendere cospicue risorse regionali, per sottrarre il Kursaal Santalucia alla gestione privata, quando a Bari abbiamo ancora sotto gli occhi i risultati catastrofici della “gestione pubblica” del Teatro Petruzzelli.Una considerazione che dovrebbe far riflettere chi, forse, non si è ancora accorto che da anni ormai, il governatore Vendola più che al bene della Puglia, sta pensando a come propagandare se stesso a tutti i livelli.

 

Giuseppe Palella      


Pubblicato il 12 Settembre 2012

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