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La Puglia tra le regioni a “rischio alto” per Iss e Ministero della Salute

La Puglia è una delle cinque regioni italiane considerate a “rischio alto” per il Covid dall’Iss (Istituto superiore di sanità) almeno per le prossime tre settimane. Ciò è quanto emerge da un report congiunto di Iss e ministero della Salute con il monitoraggio settimanale dell’epidemia da Coronavirus in Italia. Situazione, questa denunciata da Iss e ministero, che, secondo quanto riportato dagli stessi, “prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale”. Le altre realtà regionali che insieme alla Puglia sono state classificate a rischio ‘alto’ e/o equiparate a rischio ‘alto’ per 3 o più settimane consecutive sono l’Emilia-Romagna, Sardegna, Veneto e la provincia autonoma di Trento. “Altro che situazione sotto controllo!” – ha esclamato Paolo Pagliaro, consigliere regionale e capogruppo della civica “La Puglia Domani” in apertura di una nota, con cui ha affermato che “la gestione dell’emergenza Covid in Puglia è stata un disastro fin dall’inizio, nelle mani della coppia Emiliano-Lopalco campione di presenzialismo mediatico”. “E a dirlo – ha proseguito Pagliaro – non siamo solo noi del centrodestra, visto che è stata aperta addirittura un’indagine sulla mala gestio della seconda ondata di contagi”. Infatti, ha evidenziato il capogruppo della civica di centrodestra, “focolai fuori controllo anche in ospedali e Rsa, negligenze e superficialità, tamponi col contagocce per contenere il numero dei positivi registrati in campagna elettorale, a sostegno del mantra propagandistico della Puglia Covid free, con le discoteche aperte un mese prima che nel resto d’Italia: errori gravissimi sulla pelle dei cittadini, e non solo di quelli che hanno contratto il virus”. “Perché – ha proseguito Pagliaro – in Puglia non si muore di solo Covid: per fare un esempio, si è triplicato il numero dei morti per problemi cardiovascolari e cardiocircolatori, colpevolmente trascurati”. Quindi, l’interrogativo retorico di questo esponente pugliese del centrodestra è: “Cosa deve succedere di più grave?”, visto che “mentre la scuola è diventata il facile capro espiatorio di una spaventosa escalation dei contagi, con il dito puntato del professor Lopalco smentito da autorevoli colleghi, il virus continua a dilagare”. Interrogativo e considerazione, queste ultime, che portano il consigliere regionale Pagliaro di opposizione a chiedere “di porre uno stop a quest’approssimazione spaventosa e saccente” nella gestione dell’emergenza sanitaria da parte di Emiliano e Lopalco. E ciò – ha affermato inoltre Pagliaro – “per il bene dei pugliesi”, perché “i dati su contagi e mortalità nella nostra regione fanno paura”. Difatti, secondo il denunciante, nella nostra regione servirebbe “un intervento forte e deciso”. Ossia, “il commissariamento della Sanità pugliese e la nomina di una figura manageriale di primo livello, capace di prendere il timone di una barca alla deriva”. “Non c’è più tempo da perdere” ha avvertito poi Pagliaro, facendo presente che in Puglia “anche il sistema del 118, in prima linea nell’emergenza, sta cedendo”, perché “medici e operatori sono allo stremo”. Quindi, “Emiliano e Lopalco – ha concluso il capogruppo de “La Puglia Domani” – la smettano di stare in Tv e sui social, e vadano a fare un giro nei pronto soccorso, dove i pazienti restano per ore in attesa nelle ambulanze”. “Ma soprattutto – ha ribadito Pagliaro – si facciano da parte, perché la salute dei pugliesi possa essere affidata a chi è capace di assicurarla”. Infatti, ad insistere con il ministro della Sanità, Roberto Speranza (Leu), di commissariare la Puglia per la gestione della pandemia, sono i parlamentari pugliesi Mauro D’Attis, Dario Damiani, Francesco Paolo Sisto, Elvira Savino, Carmela Minuto e Vincenza Labriola e consiglieri regionali Giandiego Gatta, Stefano Lacatena e Paride Mazzotta del partito di Silvio Berlusconi (Forza Italia), che con una nota hanno fatto sapere che “i dati sulla diffusione del contagio da Coronavirus in Puglia rendono indispensabile insistere nella nostra richiesta di un commissario per la Sanità”. Infatti, per gli esponenti forzisti pugliesi, occorre “una figura che agisca nell’esclusivo interesse dei cittadini e che sia lontana dalla ricerca del consenso che condiziona in modo inaccettabile l’azione del duo Emiliano-Lopalco”. Ma c’è di più! Il sospetto dei parlamentari e consiglieri pugliesi di Forza Italia è che aver classificato la Puglia “zona gialla” da parte del Governo nazionale sia irragionevole, poiché “la percentuale dei tamponi positivi in Puglia resta più alta della media nazionale, le vittime del Covid da marzo a oggi hanno superato le 1.800 e resta la forte pressione sugli ospedali”. Per cui – si afferma inoltre nella nota – “di fronte a queste evidenze, è inspiegabile la zona di rischio gialla riconosciuta dal governo alla regione”. E “per questo – hanno concluso gli esponenti di Forza Italia – portiamo avanti con forza la nostra interrogazione urgente al ministro Speranza affinché si renda conto della situazione disastrosa della Sanità pugliese targata Emiliano e nomini quanto prima un commissario a tutela dei cittadini”. Richiesta, questa dei forzisti, che sia pur ragionevole e legittima, ma forse anche necessaria per la Puglia in questo particolare momento, difficilmente potrà essere accolta dal misto Speranza e dal Governo di cui è parte, se non altro, verosimilmente, per il fatto che il governo regionale pugliese è in sintonia con il colore politico di quello nazionale. E ora sicuramente ancor di più con l’ormai certo ed imminente ingresso nella giunta pugliese di un rappresentante del M5S.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 12 Dicembre 2020

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