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La Regione preferisce curare i bilanci anziché le persone

Le OO.SS. minacciano di sospendere le trattative, se il governo pugliese non ritirerà la delibera di blocco di spesa nella Sanità

In Puglia la Regione preferisce curare i bilanci anziché le persone. E’ questa l’accusa rivolta all’Ente dal segretario regionale Anaao-Assomed Puglia, Angelo Mita, al termine di un incontro tenuto ieri a Bari tra sindacati e l’assessorato regionale alla Sanità. Infatti, lo stesso Mita ha anche dichiarato che se la delibera di Giunta n. 412 del 28 marzo 2023 non sarà ritirata o rettificata, le OO.SS. si vedranno costrette a sospendere qualsiasi incontro con la Regione Puglia. La delibera contestata dai sindacati dei medici ed operatori sanitari è quella adottata dalla Regione Puglia lo scorso fine marzo per ridurre costi e spese nel settore della sanità dopo il buco registrato nel 2022 e che, tra le misure adottate, prevede anche un blocco temporaneo delle assunzioni nel settore. “Una delibera – ha affermato ancora Mita – che riteniamo illegittima, perché interviene su dinamiche strettamente contrattuali coinvolgendo fondi di natura contrattuale e non regionali”. Il segretario pugliese di Anaao-Assomed ha inoltre rilevato: “Nonostante l’impegno formale dell’assessore (ndr – alla Sanità), Rocco Palese, e del capo dipartimento Vito Montanaro, in merito alle richieste da noi inviate nel febbraio scorso, nulla è stato fatto né per quel che riguarda i fondi già assegnati alla Regione, né in merito ai fondi trasferiti dall’Inail ed anch’essi in possesso degli uffici regionali”. “A ciò si aggiunge l’ultimo atto della Giunta Regionale – ha proseguito Mita – che non solo commissaria di fatto tutte le Asl della Regione, ma interviene impropriamente su dinamiche di natura strettamente contrattuale e che costituiscono, nei fatti, l’ennesima dimostrazione del depotenziamento in atto del sindacato regionale”. Poi, ha denunciato ancora il rappresentante di Anaao-Assomed, “il blocco delle assunzioni toglie ogni speranza di poter risollevare l’organizzazione dei servizi pubblici ed in particolare del sistema emergenza-urgenza, umilia gli operatori sanitari, ormai ridotti allo stremo delle forze e che da anni chiedono a gran voce di ridare ossigeno alle dotazioni organiche non più in grado di soddisfare i bisogni di una popolazione sempre più anziana e bisognosa di assistenza”. Insomma, la situazione della Sanità in Puglia è a dir poco caotica, ma non solo per il personale medico e gli operatori sanitari che li affiancano, ma anche sul fronte amministrativo, dove un concorso pubblico unico regionale per titoli ed esami, bandito ad agosto del 2021 per la copertura di n.160 posti a tempo indeterminato di collaboratore amministrativo (cat. D), ripartiti tra varie Aziende sanitarie regionali, al momento non vede ancora contrattualizzati tutti i vincitori, ma stranamente risultano già contrattualizzati ben 111 degli idonei. In altri termini, ad oggi vi sarebbero candidati idonei assunti (anche con posizioni di molto successive al 160 posto) e vincitori posizionati molto avanti in graduatoria che invece sarebbero ancora in attesa di essere chiamati a sottoscrivere il contratto di assunzione e, quindi, ad essere chiamati a lavorare. Una disparità di trattamento non appare giustificabile, in quanto alcuni dei candidati del predetto concorso si trovano difronte al paradosso di vedere assunti gli idonei prima ancora di alcuni soggetti vincitori. Nel caso in specie sarebbe risibile anche il presupposto del contenimento della spesa pubblica, perseguito con la predetta DGR del 28 marzo u.s., in quanto non è di certo l’assunzione di alcune decine di dipendenti a pregiudicare detto dato, per altro per una spesa già impegnata, quella – per l’appunto – dell’assunzione dei 160 posti messi a concorso, considerato che con l’assunzione degli idonei (che a quanto pare avrebbe già raggiunto la quota di oltre 270 in graduatoria, a fronte dei vincitori dichiarati che sono 160) abbia già superato abbondantemente la spesa prevista per i soli posi iniziali da occupare. E tanto rappresenterebbe un’ulteriore evidente ingiustizia nei confronti dei vincitori non ancora assunti ed un evidente illecito non solo sotto il profilo amministrativo. Però, ciò è forse la conferma che nella Sanità, in Puglia, la Regione naviga non solo a vista, ma anche in una visuale di fitta nebbia.

Giuseppe Palella


Pubblicato il 27 Aprile 2023

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