Cronaca

La “scomparsa” di Santo Spirito dal cartello stradale del Comune

Non è soltanto dall’indicazione ufficiale della località in cui ha effettivamente sede l’Aeroporto “Karol Wojtyla” di Bari, o dalla carta intestata del V Municipio di decentramento amministrativo che sono scomparsi i nomi delle rispettive ex frazioni a nord del capoluogo pugliese. Infatti, un altro clamoroso caso di “cancellazione” del nome di un’altra nota ex frazione della costa nord di Bari, ossia Santo Spirito, ci è stato segnalato da numerosi residenti di detta località, dopo i recenti nostri servizi sull’omissione di “Macchie” nella specificazione territoriale del Municipio di cui è parte integrante e che, insieme a Palese, non solo storicamente ma anche normativamente definisce tuttora il territorio in questione e, successivamente, sulla scomparsa del nome “Palese” dall’insegna interna al locale Aeroporto, che da qualche hanno è soltanto indicato come “di Bari” e non più come lo è sempre stato, sin dalla sua costruzione, “di Bari Palese”. Questa volta la “scomparsa” è del nome “Santo Spirito” dal cartello stradale fatto collocare qualche anno fa dal Comune di Bari all’ingresso della ex frazione barese sulla vecchia ex “Statale 16 Adriatica”, provenendo da Giovinazzo, come mostra la foto allegata al presente servizio. Infatti, il cartello in foto, riportante soltanto la dicitura “Bari”, è situato lungo un tratto dell’odierna strada comunale che collega Santo Spirito a Giovinazzo. Un tempo – per l’appunto – di competenza statale e da circa vent’anni passato di competenza del Comune di Bari, fino al confine territoriale con il Comune di Giovinazzo, dove la parte a proseguire di detta arteria stradale è, come ovvio, in capo a quest’ultimo Comune. Ma a sconcertare e, forse, anche ad irritare i cittadini di Santo Spirito che ci hanno segnalato la predetta imprecisa segnaletica stradale è soprattutto quanto gli stessi cittadini hanno rilevato per analoghe segnaletiche comunali presenti all’entrata delle altre ex frazioni di Bari. Ed a cominciare da quella a sud della “Città” di San Nicola, che è Torre a Mare. Infatti, con tanto di altra documentazione fotografica alla mano, è stato fatto presente che la cartellonistica comunale esistente all’ingresso della ex frazione della costa sud di Bari riporta insieme al nome del capoluogo anche quello dell’effettiva località territoriale in cui si sta accedendo. Emblematico nella foto che ci viene mostrata (e che pure alleghiamo al presente servizio) è che a fianco al palo di sostegno della nuova insegna a portale con la scritta “Bari” in grande, con sottostante specifica, sia pur con caratteri ridotti, del nome “Torre a Mare”, esiste tuttora, sia pur in condizioni di arrugginimento, il vecchio cartello stradale comunale su cui è ancora ben leggibile la dicitura: “Torre a Mare” e sottostante la specifica a caratteri più piccoli di “Frazione di Bari”. Da una sommaria ricognizione effettuata anche nelle altre tre ex frazioni di Bari, vale  a dire Carbonara, Ceglie del Campo e Loseto, è emerso che la cartellonistica stradale del Comune presente all’entrata di dette rispettive località (sia pur modificata rispetto a quella del passato, perché riporta in grande il nome del capoluogo ed in carattere più piccolo quello delle ex frazioni) comunque ha conservato a fianco, o sotto, alla dicitura “Bari” quello dell’effettiva comunità territoriale in cui si sta accedendo. Contrariamente a quanto rappresentatoci per il cartello, a sfondo bianco e scritta nera, presente all’ingresso nord di Santo Spirito, lungo la vecchia ex “SS. 16”, in prossimità dei confini di Bari con il territorio comunale di Giovinazzo. Ed a tal proposito sono sempre gli stessi residenti locali a far presente che dal luogo in cui è collocato il cartello con la sola scritta “Bari” all’ingresso effettivo nella città capoluogo ci sono ben 11-12 chilometri di distanza. Gli stessi chilometri esistenti tra la ex frazione di Torre a Mare e Bari. Ma soprattutto tra il limite territoriale con Giovinazzo e Bari ci sono in sequenza ben due storiche comunità locali che, sia pur ridotte al rango di ex frazioni prima e di V Municipio amministrativo adesso, sono rispettivamente identificate come “Santo Spirito” una e “Palese Macchie” l’altra. Quindi, si chiedono con sospetto detti cittadini: “Come mai la dimenticanza del nome ‘Santo Spirito’ su quell’insegna di località?” Un sospetto, forse, neppure del tutto infondato, considerato che quel cartello stradale (nuovo) del Comune è di apposizione alquanto recente e, secondo qualcuno, sistemato comunque dopo i noti fatti del 2009 e 2010 che hanno visto le comunità di Santo Spirito e Palese Macchie protagoniste delle rivendicazioni di distacco da Bari, per rendersi effettivamente indipendenti dal capoluogo dal punto di vista politico-amministrativo. Infatti, il dubbio di molti “indigeni” di Santo Spirito e Palese Macchie è che, anche alla luce di ciò che è stato rilevato in merito all’insegna dell’Aeroporto, dal 2010 in poi è forse in atto da Bari il tentativo alquanto deplorevole, oltre che meschino, di cancellare in loco il più possibile i nomi di queste due ex frazione, dove i sentimenti indipendentistici dal capoluogo sono ancora molto forti e ben presenti nella popolazione locale. “Se così fosse realmente – ha affermato uno dei cittadini che ha sollevato la questione –  saremmo in presenza di una vera e propria azione di sabotaggio di identità storica, oltre che di natura politico-amministrativa definibile come infantile”. E’ probabile che tale ipotesi possa essere plausibile, ma al momento sono in molti a Santo Spirito e Palese Macchie ad augurarsi che le “omissioni” denunciate da alcuni residenti nell’odierno V Municipio di Bari e riferite dalla nostra testata siano semplicemente e soltanto dei clamorosi e superficiali svarioni e non, come è sospettabile,  fraudolenti omissioni. E su ciò si auspica anche che i politici locali finalmente battano un colpo. Staremo a vedere.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 7 Agosto 2019

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