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La Regione conferma ai sindacati 4500 assunzioni

L’assunzione di 2.500 operatori socio sanitari, oltre 1000 infermieri e circa 1.000 medici è l’impegno confermato o dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e dal direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro, nell’incontro con i sindacati convocato per fare il punto sullo stato di attuazione del programma in sanità.  “Gli sforzi fatti nel corso degli ultimi anni – ha detto Emiliano – ci consentiranno a breve di uscire dal piano operativo e l’affidabilità delle azioni della Puglia ci consentirà di fare finalmente migliaia di assunzioni di medici, infermieri e operatori sanitari. Questo in più consentirà di ottenere da parte del Ministero il via libera alla costruzione di due nuovi ospedali e altri saranno probabilmente autorizzati nei giorni a venire. L’insieme di queste azioni è finalizzato all’abbattimento delle liste di attesa, perchè ci si augura che con il nuovo personale si possa più velocemente rispondere alle domande dell’utenza”.   Dal tavolo con Cgil, Cisl e Uil è emersa la individuazione di obiettivi condivisi: “la chiusura definitiva del percorso che ci porterà fuori dal piano operativo per reimpossessarci della completa autonomia nella gestione strategica e organizzativa del sistema sanitario regionale – ha spiegato Montanaro – il piano di riordino ospedaliero che dovrà essere implementato entro il 31 dicembre 2020, il piano di riordino territoriale che dovrà seguire le sorti di quello ospedaliero, il piano delle assunzioni e il piano di abbattimento delle liste di attesa, anche attraverso la riorganizzazione dei sistemi di prenotazione”.   Con riferimento alle assunzioni, “il primo concorso unico regionale da bandire – ha concluso Montanaro – sarà quello per l’assunzione di infermieri, coordinato dalla Asl Bari insieme con il Policlinico e con l’Irccs De Bellis di Castellana”, mentre “la procedura di assunzione degli OSS a cura degli Ospedali Riuniti di Foggia presumibilmente finirà entro l’anno.

 

Cgil, Cisl e Uil Puglia: ora fatti, date e risposte concrete

 

Ridurre le liste d’attesa, sbloccare le assunzioni, attivare i Pta (presidi territoriali assistenziali) per portare a compimento il piano di riordino della sanità pugliese e rendere esigibili i contenuti dell’accordo del dicembre 2016. Sono queste le richieste ribadite dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Puglia al presidente della Regione, Michele Emiliano e al direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, nell’incontro che si è tenuto nella sala Giunta della Regione Puglia. “Vogliamo fatti, date, risposte concrete.Impegni assunti in passato poi sul territorio non si sono trasformati in azioni concrete. L’incontro con il capo dipartimento parta subito e definisca obiettivi e tempi” hanno dichiarato a margine Pino Gesmundo, Daniela Fumarola e Franco Busto. “Non si può fare sanità territoriale, ridurre le liste, migliorare i servizi, aprire Case della salute, senza procedere alle assunzioni, – hanno aggiunto i segretari pugliesi di Cgil, Cisl e Uil – pur avendo apprezzato l’impegno nel concorso per i precari, per il quale c’è un forte impegno a realizzarlo entro la fine dell’anno. Serve inoltre intensificare i rapporti con il sistema universitario per migliorare la formazione degli operatori”. “Noi abbiamo già fatto tante richieste a questa Giunta regionale. Manca un anno alla scadenza del mandato politico e abbiamo bisogno di portare a casa fatti concreti. I cittadini pugliesi – hanno aggiunto – non possono più attendere risposte su liste di attesa, i lavoratori non possono più attendere risposte rispetto agli organici e c’ä bisogno di organizzare la sanità territoriale che deve dare risposte immediate alle persone perchè i disagi sono tanti”. “Non si può parlare di crescita e di sviluppo della Puglia – hanno concluso Gesmundo, Fumarola e Busto – senza una sanità di qualità, che vada incontro alle reali esigenze delle comunità locali, contrastando il fenomeno della mobilità passiva”.


Pubblicato il 7 Agosto 2019

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