Cronaca

L’acqua di Occhito, l’acqua della discordia?

Con l’approssimarsi dell’inverno la generosità delle precipitazioni fa dimenticare il tradizionale tormentone che imperversa in Puglia tra primavera e estate : saranno sufficienti le riserve d’acqua? Fino ad ora abbiamo scansato l’incubo – puntualmente annunciato – delle autobotti e dei fardelli d’acqua minerale costosi come cassette di vini pregiati (sappiamo cosa è successo a Messina quando recentemente una frana ha privato per dieci giorni quella città di acqua potabile). Ma col ritorno del bel tempo il 2016 potrebbe riservarci qualche cattiva sorpresa. A fare paura non è tanto una stagione che si annuncia siccitosa (disastro all’interno di un disastro ancora più grande quale l’innalzarsi della temperatura del pianeta), quanto un contenzioso amministrativo tra Puglia e Molise. Come è noto un largo tratto del confine fra le due regioni, quello fra la provincia di Foggia e la provincia di Campobasso, è segnato per una dozzina di chilometri dal Lago di Occhito (lago è espressione impropria, dal momento che quello di Occhito è in realtà un enorme invaso da 333 milioni di metri cubi ottenuto elevando fra il 1957 e il 1966 una diga in terra battuta sul Fortore). Trentasette anni fa le due Regioni firmarono un’intesa per lo sfruttamento di quell’acqua, ma l’accordo non è mai stato rispettato, ci accusano a Campobasso. Il Molise sostiene di non aver mai usufruito della riserva di Occhito, sebbene metà dell’invaso ricada nel suo territorio. Perciò ora preme ufficialmente per una risoluzione della questione. E’ evidente che punta al 50% di quelle acque. Che ne sarebbe allora della Capitanata con una decurtazione così drastica della risorsa? I primi a pagarne le conseguenze potrebbero essere i cittadini di Carlantino, Celenza Valfortore e San Marco Latacatola, i comuni del foggiano più vicini al lago. E c’è dell’altro : Non si può escludere che dal contenzioso ne esca in qualche modo danneggiato anche l’enorme e articolato ecosistema a cui l’invaso ha dato vita. Le acque di Occhito ospitano la lontra e sono assai pescose (arrivano appassionati di pesca sportiva anche dall’Abruzzo e dalla Campania). Inoltre è in fase di realizzazione intorno al lago un rimboschimento a conifere, mentre il Progetto Life Natura Fortore 2005 sta completando l’ampliamento del bosco con l’impianto di specie autoctone (Roverella e Cerro), il che torna a tutto vantaggio di un’avifauna particolarmente ricca che annovera molte specie protette. Meta di gite scolastiche e di amanti del birdwatching e del trekking, il Lago di Occhito attende il riconoscimento SIC (sito di interesse comunitario). Litigare intorno alle acque di Occhito può solo danneggiare tutto e tutti. 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 4 Dicembre 2015

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio