Cronaca

Largo Giannella, la cartaccia dove la metto?

Arriva l’estate e il lungomare di Bari, il più lungo ma anche più trascurato d’Italia, mette a nudo tutte le sue criticità, compreso le aree e zone limitrofe. E le foto che pubblichiamo a corredo, difatti, si riferiscono al perimetro lato mare di largo Giannella. A parlare sono associazioni e comitati di quartiere a tutela dell’interesse dei cittadini residenti. <<Inutili sono le campagne ambientali per salvare il mare dalla plastica e dall’inorganico se non appena ci affacciamo sul lungomare di Bari la situazione dei frangiflutti è pari ad una discarica a cielo aperto nell’assoluta noncuranza degli organi competenti, in primis di Amiu>>, dichiarano in una nota i rappresentanti di “Sos Città”, Danilo Cancellaro, Dino Tartarino e Lucia Rita Di Bari. E ancora. <<Non vuole essere una giustificazione, ma in largo Giannella è impossibile trovare un cestino portarifiuti dove conferire regolarmente senza il vergognoso e irresponsabile atto di inquinare. Basterebbe poco, quantomeno per cercare di prevenire questo fenomeno che contribuisce vistosamente a sporcare i nostri marciapiedi>>. Ma non è solo una condizione igienica e ambientale del lungomare a preoccupare: sulle strade e nelle aiuole cittadine, dovunque, migliaia di plastiche e microplastiche abbandonate ai bordi dei marciapiedi tra le sterpaglie. Dilagante è la catastrofe di inquinamento non arginata in nessun modo dagli organi competenti che solo sotto segnalazione si muovono, altrimenti bottiglie, piatti, tappi, buste, siringhe, copertoni sono lasciati ad accumularsi con una decomposizione di decenni a meno che un incendio doloso non li inghiottisca sprigionando comunque gas tossici altamente inquinanti, come accade ormai già da tempo in molte periferie di Bari. Conclusione? <<L’auspicio, come sempre, è che il sindaco Decaro e l’assessore Petruzzelli si interessino della questione affinché l’intero perimetro di largo Giannella, nonché del lungomare, venga ripulito per restituire alla città una situazione di decoro e pulizia, ma soprattutto per evitare di inquinare ancora di più il nostro prezioso, ma così poi non tanto amato, mare>>. Chissà se primo cittadino e assessore all’ambiente, se non sono già scappati in qualche oasi lontano da Bari in beata vacanza, avranno ancora il coraggio a ogni piè sospinto di parlare di città turistica…(adl)


Pubblicato il 25 Luglio 2019

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