Cronaca

Leccese: “Ecco il nuovo organigramma del Comune di Bari”

Il Comune avrà un nuovo organigramma, approvato dalla Giunta municipale il 6 giugno scorso, che definisce l’assetto organizzativo dell’ente nel suo complesso. Il modello approvato risponde al quadro normativo nazionale che, imponendo vincoli sempre più stringenti alla spesa del personale, richiede agli Enti locali di fare di “necessità virtù”.Infatti, a partire dalla legge finanziaria 2007 , il legislatore ha avviato una politica di contenimento della spesa, ed in particolare di quella relativa ai costi del personale delle Amministrazioni Pubbliche, che ha di fatto bloccato le dinamiche occupazionali e retributive, indicando le seguenti direttive in materia.“Nonostante l’ultimo modello organizzativo sia stato approvato nel 2008, quindi abbastanza recentemente, si è sentita la necessità di rimettere mano al modello organizzativo, soprattutto per quanto concerne la riorganizzazione delle risorse umane. Fino a qualche anno fa, avevamo dei forti limiti di reclutamento, circa il 20%  del turn over. Per mezzo di una battaglia da noi perseguita – ha sostenuto il direttore generale del Comune, Vito Leccese – la percentuale è salita al 40%. Proprio in virtù di questo, abbiamo deciso di riorganizzare il modello organizzativo in due step”. Prima di tutto, sono state ridotte le postazioni dirigenziali. Nel 2000, infatti, c’erano circa 90 dirigenti, nel 2008 questi ultimi sono scesi a 69, mentre attualmente ne sono solo 51, di cui 42 effettivi. Tale razionalizzazione è avvenuta, seguendo alcune esigenze particolari; per le città metropolitane, infatti, è necessario un dirigente ogni 55 dipendenti. Importante anche l’approvazione della delibera riguardante il funzionigramma comunale, “abbiamo riassegnato alle strutture le proprie funzioni, al fine di razionalizzare le risorse umane. Sarà il dirigente generale ad occuparsi della riorganizzazione del personale, utilizzando un principio del tutto nuovo per quest’amministrazione comunale, il principio di responsabilità. Prima – ha spiegato il direttore generale Leccese – c’erano i dirigenti di settore che dovevano fare capo al dirigente di ripartizione, il quale doveva approvare le proposte avanzate dai dirigenti di settore. Ora, invece, la situazione è cambiata. Con il nuovo funzionigramma, infatti, i dirigenti di settore potranno agire sulla base delle proprie funzioni e delle proprie responsabilità, senza dover necessariamente aspettare la delega e l’approvazione del dirigente di ripartizione” ha proseguito il direttore generale. Creare sei dipartimenti differenti, è un altro obiettivo del nuovo organigramma. Anche il capo di dipartimento, così come quello di ripartizione potrà occuparsi della gestione delle risorse umane. Con il nuovo organigramma, il risparmio sarà soprattutto di carattere economico. Basti pensare che un dirigente comunale guadagna circa 100mila euro l’anno; con una riduzione di 18 dirigenti, vi sarà un conseguente risparmio di un milione e mezzo di euro all’anno. “Non esisterà più l’avvocatura, che diventerà piuttosto una struttura di staff e quindi, non esisterà più un direttore dell’avvocatura, bensì ci sarà un coordinatore che verrà assunto annualmente. Nascerà un’agenzia degli uffici giudiziari e sarà creata una distinzione tra la parte amministrativa e quella tecnica per quanto concerne il settore dei lavori pubblici” ha spiegato il direttore Leccese. Quindi, per i lavori pubblici con un importo al di sotto dei 40mila euro, se ne occuperà un’unica ditta appaltante. Spariranno i circoli didattici, per il momento ridotti da quattro a tre. Infine, vi sarà un accorpamento delle strutture amministrazione circoscrizionali, che da nove saranno ridotte a cinque, con una conseguente riduzione dei dirigenti. L’ottimizzazione delle posizioni dirigenziali con l’accorpamento di più uffici consentirà nell’immediato: di dar luogo alla nuova graduazione delle strutture dirigenziali;di ridurre il conferimento di incarichi dirigenziali ad interim, per la carenza di figure dirigenziali. Il modello organizzativo scelto garantirà l’accorpamento dei macroprocessi e delle funzioni omogenee, evitando, così, la frammentazione del livello decisionale e delle responsabilità anche per realizzare economie di scala nell’uso delle risorse umane e finanziarie.La soluzione adottata, che non ha precedenti nella storia del Comune di Bari, mira a garantire la razionalizzazione e valorizzazione delle risorse umane dell’ente. Ulteriori novità anche nel regolamento dei servizi; infatti, prima che vengano banditi i nuovi concorsi, l’amministrazione comunale potrà attingere al personale interno, per coprire i posti vacanti. “Poiché si tratta di portare a termine una scomposizione ed una conseguente ricomposizione delle strutture comunali, i tempi sono ancora poco chiari. Tuttavia pensiamo di poter mettere in pratica le suddette trasformazioni, entro il primo luglio. Per quanto concerne, invece, il regolamento dei servizi, quest’ultimo entrerà in vigore immediatamente” ha concluso il diretto generale dell’Ente.

Nicole Cascione


Pubblicato il 9 Giugno 2012

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