Cronaca

Leo Caroli, da sindacalista ad assessore, ora ci prova pure da consigliere

Sono fiero e orgoglioso che la Puglia sia la prima Regione ad aderire al progetto Ripam del Formez per la gestione del bando per l’assunzione di 200 funzionari categoria D”. Sprizzava gioia da tutti i pori, l’assessore pugliese al Personale, Leo Caroli, annunciando un annetto fa che “…prenderà il via il concorso, cui gli aspiranti potranno candidarsi attraverso procedure telematiche che consentiranno l’accesso alla piattaforma per l’informazione costante su tutte le fasi di selezione”. “Tutti i test – precisato ancora l’assessore-sindacalista Cgil – saranno disponibili in un database accessibile a tutti i candidati, che potranno prepararsi e studiare le risposte ai quiz che saranno estratti a sorte, così come previsto dalla legge”. Mah, pur annotando che a Caroli sfuggivano non pochi particolari su quel concorso da funzionario di Cat. D, in fondo quell’affidamento al Formez, con cui la Regione Puglia s’era convenzionata, potrebbe rappresentare l’apice di una carriera da assessore con molte più ombre, che luci. Già, Leo Caroli nella doppia veste di assessore-tappabuchi al Lavoro prima e al Personale dopo, non ha mai raggiunto risultati eccelsi nel secondo esecutivo regionale, anche se Vendola lo ha premiato per la sua fedeltà lasciandolo candidare alle prossime elezioni di fine maggio. Ma sempre a proposito di risultati, la lingua batte dove il dente duole e sull’operato dell’assessore pesano parecchie missive al vetriolo, per esempio, sottoscritte a turno dai suoi ex colleghi sindacalisti che gli contestano mancanza di peso & di polso, ma anche da parecchi politici di Opposizione. Come quella firmata da una decina di consiglieri l’anno scorso, sia di maggioranza e sia di opposizione, che praticamente avevano chiesto la sua, ma anche la testa della dirigente alle Risorse Umane, nonché capo area Organizzazione e Amministrazione Domenica Gattulli, per le tante, ma proprio tante questioni appese riguardanti il personale dell’Ente pugliese. Insomma, se al Lavoro possono anche passare inosservate le ‘toppe’ di Caroli nella complicatissime vertenze concernenti l’ex Ilva di Taranto, Bridgestone e Om Carrelli di Bari –tanto per citarne alcune…-  a causa della loro oggettiva complessità, più difficile perdonargli promesse e impegni non mantenuti sulle assunzioni nelle agenzie sovraffollate tipo Arif e a favore dei precari da stabilizzare. Specie dopo che, per esempio, proprio a fine anno venne pubblicato l’avviso per l’acquisizione dei ‘curricula’ dei trecentosettantanove impiegati e funzionari a tempo determinato in servizio presso la Regione Puglia. Un passo sul sentiero della stabilizzazione del personale precario che pareva decisivo. Stabilizzazioni, assunzioni e progressioni verticali di carriera, ma anche esodo dei dipendenti storici per un po’ parevano cosa fatta, per il “mister-smile” della giunta Vendola, nella Regione che non aveva, invece, fatto ancora i conti con lo sfaldamento degli enti provinciali e una crisi lineare dagli esiti sempre meno prevedibili. E così, tra rinvii e aggiornamenti, la discussione sulla stabilizzazione dei magnifici 379 comincia, rallenta e poi si ferma, per riprendere e poi rallentare….da mesi e mesi. Per vedere seduti attorno al tavolo sindacati e rappresentanti della stessa Regione, anche per discutere dei risultati raggiunti dall’assessore per quanto concerne la liquidazione delle indennità di risultato dirigenziali relative al 2013, potrebbero passare solo pochi giorni. E per sistemare la quanto mai spinosa faccenda che interessa ben più, dei circa quattrocento dipendenti a tempo determinato? Di sicuro, vista e considerata la materia ostica e spinosa, all’assessore pugliese al Lavoro e Risorse Umane gli è passato da tempo il sorriso stampato sulla faccia, senza contare che a mettergli il bastone tra le ruote nelle trattative a singhiozzo per firmare gli accordi buoni per tutti è proprio quella Cgil (ancora in fibrillazione per mettere a tacere dimissioni, scandali e soprusi….) di cui lo stesso Caroli è dirigente da tempo, nel comparto Flai/Forestali. “La Regione Puglia – spiegava un raggiante Caroli dopo l’approvazione della legge pro/precari- continua a fare la propria parte, onorando gli impegni assunti. In particolare, procediamo con l’applicazione di quanto previsto dalla legge regionale 47/14, con la pubblicazione dell’avviso. In tempi strettissimi, la commissione costituita ad hoc con i rappresentanti di tutte le direzioni di area regionali, concluderà l’iter di valutazione dei titoli di studio e di servizio del personale precario”. Candidarsi va bene, ma se qualche volte si superassero promesse e parole, parole e promesse….

Francesco De Martino


Pubblicato il 5 Maggio 2015

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