Lo strano caso dell’ex dipendente che vorrebbe tornare a lavorare nella Fiera
Ultimi, luccicanti e rumorosi giorni di Campionaria a Bari tra ruote panoramiche e luna park, al sole tiepido di settembre. Ultime luci di una Campionaria che, forse, passerà alla storia per aver cercato di rilanciare una fiera mai come quest’anno all’ombra di una crisi che pesa in capo a una sessantina di dipendenti che solo nei giorni scorsi hanno potuto – finalmente – incassare la retribuzione di luglio e agosto, dopo che qualcuno di loro aveva minacciato di chiudere i cancelli e gli enti fondatori seduti frettolosamente al tavolo per deliberare i rispettivi finanziamenti. Luci ed ombre, dunque, per la vecchia Fiera barese che quest’anno compie quasi ottant’anni. E proprio mentre si parla di rilancio, privatizzazione, contratti di solidarietà e mobilità, c’è chi da anni reclama di tornarci, nei ruoli del personale della Fiera del Levante di Bari, dopo averci lavorato per dieci, lunghissimi anni. E precisamente fino al 1999, con una serie di contratti a tempo determinato (…ventisei per l’esattezza). Ci siamo occupati spesso su queste colonne di Vittorio Colonna, già dipendente dell’ente costretto dal 2000 a seguire le vie legali dopo essere stato messo alla porta dall’ente affinché, come ripete lui stesso, fosse reintegrato a tempo indeterminato. Anzi, avesse giustizia dopo aver ricevuto un torto. <
< Scusi, avvocato, ma al suo cliente un’offerta la Fiera l’ha pur fatta, per raggiungere una transazione, no? <
Francesco De Martino
Pubblicato il 19 Settembre 2014