Sempre più a rischio la sicurezza dei lavoratori, medici e paramedici, nel reparto ‘Pronto Soccorso’ del Policlinico di Bari, mentre le promesse di interventi rapidi restano un vero e proprio miraggio. Ne è certo Gino Cipriani, già Consigliere Comunale e dopo Segretario del Sindacato Autonomo Indipendente Libertà GIL-Sanità, deciso a tornare sullo spinoso argomento a seguito dell’aggressione di un Infermiere Professionale, avvenuta poco più di un mese fa. E precisamente il 9 settembre proprio nei corridoi del Pronto Soccorso del Policlinico, tanto che il Direttore Generale Vitangelo Dattoli, subito dopo, si sentì in dovere di preannunciare l’immediata realizzazione di ‘nuovi lavori di ristrutturazione’. Lavori finalizzati, inutile ripeterlo, a tutelare i lavoratori in servizio presso il reparto di frontiera, a piazza Giulio Cesare, rimasti purtroppo soltanto in ..mente dei. <>. Il guaio serio, a causa delle promesse mancate del direttore generale del Consorziale, è che fino ad oggi gli operatori del Pronto Soccorso continuano ad operare in un clima di paura, <>, rimarca Cipriani, visto quanto già accaduto. I progetti per rendere più sicuro il reparto d’emergenza all’interno del secondo ospedale del mezzogiorno prevedono un vero e proprio ‘filtro’ per pazienti, oltre ad aree riservate per l’attesa ai loro parenti, spostando le stanze per la prima diagnosi all’ingresso. Ma il direttore generale, dopo l’ultima aggressione di settembre, aveva garantito anche maggiore presenza delle guardie giurate, magari annettendo anche alcuni reparti traumatologici (almeno nella fascia mattutina) per accorciare i tempi di attesa. A questo punto, si augura ancora il rappresentante sindacale autonomo, sarebbe necessario che il Direttore Generale abbia il “coraggio” di fare meno proclami e dare risposte certe, affinchè non si assista a “nuove” aggressioni. E se Dattoli non darà concrete risposte, in tempi brevi? Beh, pur di tutelare la salute degli operatori in servizio presso il Pronto Soccorso, il sindacato autonomo Indipendente/Libertà proclamerà una giornata di sciopero per costringere l’amministrazione sanitaria a tutelare la sicurezza dei lavoratori <<…con i fatti e non certo con i soliti proclami stonati>>.
Francesco De Martino
Pubblicato il 23 Ottobre 2013
