Cronaca

Nasce a Bari il primo albo d’Italia dei street writers

Un progetto per riqualificare alcuni quartieri degradati della città di Bari, affidato al Comune e realizzato con l’aiuto dell’Associazione Culturale V-Roots. Scopo dell’iniziativa CAP70100, come ha ampiamente sostenuto il Sindaco Michele Emiliano, è quello di “restituire dignità ad alcuni aree cittadine, attraverso la street art, nata come forma artistica provocatoria e da cui si potrebbe trarre vantaggio per riqualificare esteticamente, a costo zero, una serie di facciate, muri, ponti e sottopassi cittadini” . Consentire ai writers e agli street artists baresi di dipingere nel rispetto della legalità ed investire su un determinato patrimonio, quello dei writers baresi, sono gli altri due obiettivi del progetto. A partire da ieri, dunque, in città esiste un nuovo albo professionale, primo in Italia, quello dei writers, chiamati a rispettare un regolamento snello e veloce, che disciplina l’attività artistica, approvato dalla Giunta il 30 maggio del 2012 e che consta di tredici semplici articoli. Sono stati individuati ventisei muri comunali destinati agli iscritti, questi ultimi, al momento, ne sono ventitrè. La durata dell’iscrizione all’albo avrà la durata di un anno, allo scadere del quale, anche lo spazio assegnato al precedente writer, sarà rinnovato o sarà conferito ad un altro artista. Ogni writer sarà responsabile della superficie a propria disposizione, quindi potrà decidere autonomamente se modificare o cancellare le opere realizzate ed inoltre, così come disciplina l’articolo 11, sarà nella responsabilità degli artisti la cura estetica dello spazio assegnato. Gi artisti saranno, altresì, liberi di poter esprimere se stessi, attraverso la propria arte, ma non dovranno in alcun modo veicolare messaggi pubblicitari o propagandistici ed in caso contrario, l’opera sarà immediatamente cancellata. “Se il progetto CAP70100 – secondo il primo cittadino – otterrà i risultati sperati, potremmo pensare anche di incrementare la street art, persino con apposite strutture da disporre nelle vie cittadine“. L’elenco dei ventisei muri individuati non è al momento definitivo, poiché, come confermato dal Sindaco, potrebbe ampliarsi qualora i privati decidano di abbellire i propri spazi con colorati graffiti, presentando alla Ripartizione Culture, un’apposita autorizzazione sottoscritta dal soggetto interessato. Il sottopasso di Mungivacca, quello di Don Guanella, il sottoponte dello Scacchi, la strada di Torre Tresca, i muri esterni del quartiere della sede circoscrizionale di Japigia e Piazza Garibaldi, sono solo alcuni dei luoghi che stanno per cambiare in meglio il proprio volto. Un importante strumento per monitorare il lavoro svolto dal CAP70100, è il sito internet (www.cap70100.it), non ancora online, sul quale tutti coloro che sono interessati, potranno visionare tutti i documenti e le delibere comunali relative al progetto; l’albo e i nominativi iscritti; l’elenco dei muri; le gallerie fotografiche; una mappa cittadina dei graffiti; oltre ad avere la possibilità di contattare online gli iscritti ed i responsabili, per richiedere la propria iscrizione all’albo o per proporre un muro da dipingere. Ma non è finita qui, infatti ogni artista, potrà invitare persone esterne, non iscritte all’albo, al fine realizzare un’opera sugli spazi di propria disponibilità. Si tratta di un progetto ambizioso, che mira a restituire alla città di Bari, una propria storia artistica e che mira a contenere ed a circoscrivere fenomeni di vandalismo e di illegalità, offrendo agli artisti la possibilità di esprimere la propria arte, attraverso la propria creatività artistica.

Nicole Cascione


Pubblicato il 23 Giugno 2012

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio