Cultura e Spettacoli

Nino, neomelodico ‘pulito’

Mettiamo il caso che Nino D’Angelo avesse avuto un calo di voce nell’imminenza del concerto che giovedì sera ha infiammato il Teatro Team. Lo spettacolo non sarebbe stato annullato. E’ raro vedere in platea tanta partecipazione corale. In altre parole a cantare era il pubblico, e così forte che l’ingegnere del suono ha dovuto spingere il potenziometro del microfono del cantante napoletano oltre il limite tarato nel corso del sound-check. Prevedibile trionfo quello di due giorni fa alla tensostruttura di Japigia per la star del primo neomelodico, filone musicale che con freschezza tutta partenopea canta(va) soltanto l’amore, l’amicizia e la speranza. Scene di comune isteria e note di colore a profusione : Ragazzi con la parrucca a caschetto, striscioni, cartelli e cellulari a iosa levati al di sopra di un mare di teste a raccogliere immagini. Un pubblico più variegato del previsto. Inattesa la presenza di tanti bambini e anche di giovanissimi che vedevano ancora i cartoni animati mentre Nino D’Angelo sfondava in vinile e al cinema con ‘Un jean e una maglietta’. Un pubblico ‘sano’, sicché, pur nella generale baldoria, nessuno ha infranto le regole (nessuno fumava, né si sono viste in sala lattine di birra). Quanta fatica però per il servizio di sicurezza impegnato sotto il palco a contenere l’entusiasmo invadente dei fans, ai quali comunque la star sporgendosi dal bordo del palcoscenico non ha rifiutato fuggevoli strette di mano. Nino D’Angelo non si è risparmiato. Certo, la voce e l’energia fisica non sono più quelle di una volta, ma il piacere del palco, il calore, la voglia di ripagare l’amore incondizionato del pubblico sono rimasti intatti. D’Angelo è apparso sinceramente stupito di tanta accoglienza, che testimonia quanto il suo mito tenga duro tramandandosi da due generazioni. Di qui, caldissime parole di ringraziamento a tutti apparse sincere. ‘Viva il Sud!’ è stato il grido di saluto, accolto da un’ovazione da stadio. A proposito di pallone : Durante l’esecuzione di ‘Napoli, Napoli’ (che è poi l’inno ufficiale del Calcio Napoli – squadra di cui D’angelo è tifosissimo – oltre che sound-track del film ‘Quel ragazzo della curva B’, interpretato ancora dal Nostro) qualcuno tra il pubblico ha bonariamente fischiato invocando e sempre con simpatia la fedeltà ai colori biancorossi. Divertito, D’Angelo ha precisato che, sì, lui ha nel cuore solo una squadra, però “Bari è una città importante” e ai colori biancorossi ha augurato di “fare tanta strada”. Che siano parole profetiche. Domani sera al San Nicola ci aspetta un brutto cliente, la Ternana, e i risultati non vengono, la classifica è quella che è, la panchina di Mister mangia traballa…

Italo Interesse


Pubblicato il 8 Novembre 2014

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