Cronaca

Non cambia niente in Puglia: colpiti ancora malati, anziani e disabili

Inutile continuare a girarci attorno: le ruberie, i processi e gli scandali ciclici che riguardano la sanità pugliese, con sperperi e spese folli, li pagano sempre e solo i contribuenti pugliesi, sotto forma di tasse e balzelli. Ed ancora una volta, come responsabile regionale del Movimento “Italia dei Diritti”, tocca a Nicola Tenerelli protestare e arrabbiarsi per qualcosa che sottrae i diritti. Diritti, sia ben chiaro, che riguardano la salute costituzionalmente garantita, come si dice.

Fa rabbia l’ultimo ticket di 2 euro imposto dalla Regione per le visite specialistiche prenotate nelle farmacie, vero?

 

<>.

 

Allora Tenerelli, cosa è successo?

 

< quota di 2 euro per ciascuna prenotatione o disdetta.  Dulcis in fundo, andare in farmacia a prendere dei farmaci urgentemente dalle 22 alle 8,30 per ogni chiamata, si paga un ulteriore ticket di euro 3,80.  Provvedimento regalatoci dall’ex asses-sore Elena Gentile prima di “staccarsi” dalla poltrona regionale e che il neo asses-sore Pentassuglia ha messo in opera>>.

E dire che il governatore Vendola nove anni fa, in campagna elettorale, prometteva di abolirli, i ticket…

 

 
<ltrocchè abolirli. Ora pazienti anziani e disabili che prima avevano la comodità, per i loro problemi di salute, di prenotare alla farmacia più vicina alle loro abitazioni ora non lo possono più fare se non pagano il ticket altrimenti dovranno recarsi ai relativi centri di prenotazione CUP sopportando tutti i disagi  e se non hanno un auto personale o una persona con auto che l’accompagna deve prendere i mezzi pubblici  e come in una città di Bari che i mezzi pubblici non  rispettano gli orari la cosa si complica. Per questa delibera dico solo “ Vendola & C.  vergognatevi di “punire” ancora una volta gli utenti della sanità, ormai più che stanchi dei maltrattamenti materiali e morali della malasanità  e  che subiscono, con queste  imposizioni che prevedono continui esborsi di moneta in un momento particolarmente critico per l’economia specialmente individuale. Qualcuno ha alzato la voce per proporre  l’esenzione per anziani e disabili e ceti deboli? Oppure per  evitare le lunghe ed estenuanti code (di ore talvolta) agli sportelli dei CUP. Gli altri provvedimenti annunciati in questi anni, ma ancora in fase di studio (liste d’attese, ecc.) sono solo promesse da marinaio>>.

Conclusione?

 <>.

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 9 Settembre 2014

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