Cronaca

“Non date apparecchi di alta tecnologia ai bambini”

Genitori, non date apparecchi di alta tecnologia ai bambini, siate responsabili. L’ ammonimento arriva dal celebre psichiatra, docente alla Università di Chieti- Pescara, Presidente

dell’Associazione Italiana di Psichiatria, prof. Massimo di Giannantonio, che commenta il gravissimo episodio di Palermo dove una bambina ha perduto la vita in un “gioco” estremo sulla piattaforma Tik Tok.

Professor di Giannantonio, che lezione ricavare?

“Il problema è rappresentato da genitori irresponsabili che permettono ai bambini sotto i tredici anni di utilizzare apparecchiature e cellulari di prima generazione. I bambini sono incapaci di capire i rischi e le conseguenze nefaste di certe applicazioni. Ecco perchè sono i genitori a dover prevenire”.

Che cosa succede con Tik Tok?

“Con questa applicazione, ma riguarda anche la Balena Blu, troviamo una sfida lanciata da un coach, e questo determina un rapporto sempre più stretto tra vittima e carnefice, una dipendenza con dinamiche edipiche malate”.

Lei se la prende con i genitori…

“Il cellulare, specie quelli di ultima generazione, non devono essere dati ai bambini e se proprio accade, i genitori lo facciano controllando la navigazione, limitando le visite in ore precise, guardando la cronologia dei siti consultati. Il tutto anche al fine di prevenire un altro crimine che è la pedopornografia. In quanto ai genitori, non tutti per fortuna, noto una crescente deresponsabilizzazione, hanno lasciato la loro funzione educativa e giocano a fare i perenni adolescenti. Se i due genitori di Palermo avessero controllato gli ordini del coach e la navigazione della bambina, questo non sarebbe accaduto”.

Rapporto psiche- arte, esiste?

“Esiste. L’ emisfero cerebrale destro stimola la funzione creativa ed artistica. Quando questo emisfero è dominante sull’altro e si rompe l’equilibrio, si scivola in condotte patologiche o anti sociali. Molti artisti hanno patito di questo e patiscono”.

Pandemia e psiche, avrà effetti?

“Il Covid ci ha lanciato una sfida, le reazioni possono essere di due tipi. Quella del bicchiere mezzo pieno, rafforzamento dell’istinto di sopravvivenza o mezzo vuoto, psicosi, aumento dell’ ansia, e insonnia. Constato effettivamente nella mia attività un aumento nelle prescrizioni di ansiolitici e ipnoinducenti. Tanto è causato anche dall’ incertezza del momento e dalla stessa contraddittorietà della politica che non risulta lineare nelle scelte. Indecisione e mancanza di responsabilità in chi governa causano ansia riflessa”.

Psicofarmaci, fanno male?

“No, sotto rigorosa prescrizione medica. Anzi in alcuni casi sono utili. Il problema è non farli diventare cronici”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 27 Gennaio 2021

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