Cronaca

Ora c’è l’interrogazione su incarichi, promozioni e carriere fulminanti….

Sempre sotto i riflettori determinazioni e delibere riguardanti il personale dipendente della Regione Puglia, specie dopo che tra novembre e dicembre dello scorso anno sono state davvero una pila gli atti riguardanti il personale dipendente con qualifica dirigenziale. Ed ora, oltre ai sindacati, anche il consigliere regionale Arnaldo Sala, attraverso un’interrogazione nero su bianco rivolta al governo regionale, ha sollevato la questione legata in particolare agli incarichi dirigenziali a tempo determinato. Per il firmatario, senza tanti giri di parole, l´Amministrazione regionale (Giunta e Consiglio) tollererebbe <<..una prassi tesa ad eludere i necessari requisiti per il conseguimento della qualifica dirigenziale ottenibile solo attraverso le procedure concorsuali>>. Fuor di metafora, a fare carriera fin troppo rapidamente negli uffici e servizi regionali pugliesi sono consulenti prelevati direttamente dall’esterno, o funzionari interni che non posseggono i requisiti richiesti dalla legge. Tuttavia nell´Interrogazione di Sala si contesta il fatto che attraverso queste procedure, come dire, perlomeno frettolose, numerosi dipendenti di ruolo di categoria D, privi di qualifica dirigenziale, hanno ottenuto di svolgere funzioni che non gli competevano. Ilo consigliere non lo dice, ma nelle mire dei sindacati è finita la nomina d’una dipendente di categoria ‘B’ (e quindi con mansioni meramente esecutive) che nel Comitato Regionale della Comunicazione (Corecom) pugliese in pochi mesi ha prima ricevuto la posizione organizzativa-alta professionalità e poi addirittura una promozione con funzioni direttive che non le competevano. Una serie di promozioni e una carriera avallata senza problemi dal Presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna, adesso anche candidato alle elezioni politiche di fine febbraio. Per questo e per tanti altri casi il consigliere regionale Aurelio Sala ha chiesto lumi alla dirigente del Personale Mimma Gattulli, ma soprattutto al governo regionale <<…d’interrompere il ricorso a queste prassi ed in futuro di attingere alla graduatoria degli idonei al concorso per dirigenti>>. Più facile a dirsi che a farsi, specie dopo che i vertici dirigenziali sono stati scalati dai funzionari interni ben agganciati, ma anche dai giovani-vecchi allevati e cresciuti a suon di <> e <>, a dimostrazione che col governatore-poeta e rivoluzionario non è cambiato proprio niente da quando, a imporre la “nomenclatura” negli enti pubblici, erano i vecchi vertici di patito. L’ultima informata di promozioni ai vertici della dirigenza regionale, che adesso vede finalmente approdare a capo dell’ambita Area Organizzazione la dottoressa Mimma Gattulli, già responsabile del Servizio Personale riguarda, per esempio, l’avviso contenuto nella determinazione dirigenziale n. 814/2012 per l’acquisizione di due dirigenti destinati all’Ufficio Affari e Studi Giuridici e all’Assistenza agli Organi del Consiglio Regionale, alla fine assegnati a Domenico De Giosa e a Giovanni Tria. Il primo, già funzionario con tanto di ‘Alta Professionalità’ ai Lavori Pubblici, è stato improvvisamente trasferito in via Capruzzi, a dirigere settori completamente nuovi per lui, al Consiglio Regionale guidato da Onofrio Introna. Per il secondo invece, già Sindaco di Acquaviva delle Fonti e coordinatore della segreteria barese PD, è stato creato un bell’Ufficio ‘ad hoc’, che avrà il delicato compito di dirigere amministrativamente le prossime elezioni. Ma a mischiare nomine politiche e di partito, facendo traboccare il vaso, la nomina del ricercatore barese Annibale D’Elia, dal 2007 già al servizio della Regione. Carriera rapidissima per D’Elia, dunque, elemento di spicco nello staff del programma per le politiche giovanili <>, ormai pronto a mettere radici definitivamente nell’ente dopo aver sottoscritto, proprio il giorno di San Silvestro, un bel contratto triennale da dirigente. A lui è riuscito, certamente per meriti che non hanno nulla a che fare con amicizie, elezioni o campagne elettorali, quel che alla maggior parte dei dipendenti regionali pugliesi non è riuscito manco dopo vent’anni di onorato servizio….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 26 Gennaio 2013

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