Cronaca

Ora la sfida per le regionali parte sul serio

Ora, con l’ufficializzazione del candidato di centrodestra chiamato anche da Forza Italia a sfidare Michele Emiliano, oltre che da Ncd, Fratelli d’Italia, Nuovo Psi ed altre forze minori di area moderata, la corsa “face to face” per le elezioni regionali del prossimo maggio può iniziare davvero. Infatti, ora anche la macchina elettorale dei partiti del centrodestra è partita alla caccia di nomi e volti da mettere in lista per sostenere Francesco Schittulli nella partita contro il segretario del Pd pugliese, che da tempo ha acceso i motori della propria campagna elettorale, per succedere al governatore uscente Nichi Vendola nel palazzo regionale barese di Lungomare Nazario Sauro. La candidatura dell’ex presidente della Provincia di Bari, benché parta in ritardo rispetto a quella di Emiliano, non dovrebbe tuttavia risultare penalizzata nelle possibilità di ribaltare i pronostici, se si pensa che nel 2005 anche Vendola mise a punto la propria campagna elettorale in poco meno di tre mesi, contro l’allora governatore pugliese uscente, Raffaele Fitto. E Vendola, come si ricorderà, riuscì a ribaltare tutti i pronostici a suo sfavore, poiché vinse le elezioni regionali battendo il governatore uscente con il voto che molti elettori di liste e candidati del centrodestra, nel segreto delle urne, diedero in maniera trasversale al candidato del centrosinistra. Infatti, all’epoca fu proprio il nome di Vendola a fare vincere la coalizione di liste del centrosinistra, che invece prese meno voti di quella dei partiti di centrodestra. Alla fine, infatti, i voti ottenuti dalle liste di centrodestra pur essendo di più di quelli riportati dai partiti che sostenevano Vendola, non consentirono la riconferma di Fitto, poiché il nome di Vendola ebbe anche molti consensi dal fronte opposto e furono proprio i voti trasversali a farlo prevalere sul governatore di centrodestra uscente, con appena 14mila voti. Infatti, tenendo conto della possibilità di voto disgiunto e del fatto che Emiliano non è neppure il governatore in carica, per Schittulli la partita delle regionali potrebbe essere aperta ed ancora tutta da giocare se, nei circa tre mesi che ancora mancano al voto, il noto oncologo barese con la sua figura di politico “non professionista” riuscirà a conquistare la fiducia anche di molti elettori pugliesi che nell’urna daranno il proprio voto a candidati di liste del centrosinistra, ma non al candidato governatore collegato. E Schittulli, già dalla sua prima dichiarazione da candidato di tutto il centrodestra, pare che stia orientando in tal senso la sua campagna contro Emiliano. Infatti, parlando a Bari con alcuni giornalisti l’ex presidente della Provincia di Bari ha affermato: “Se sarò eletto presidente della Regione Puglia farò soltanto un mandato e poi lascerò”. “Io ho un’esperienza molto limitata – ha spiegato Schittulli – e soltanto dal punto di vista amministrativo, rispetto al candidato del centrosinistra Michele Emiliano, che ha un esperienza decennale”. E, proseguendo nel discorso, il leader del Movimento politico civico che porta il suo nome ha evidenziato: “D’altronde anche il premier Renzi ha asserito che dopo dieci anni di esperienza bisogna lasciare la politica”. Poi Schittulli, riferendosi evidentemente al commento di ieri di Emiliano sulla scelta del centrodestra per la candidatura a governatore, ha dichiarato:  “Rispetto alle critiche sulla scelta del candidato nella nostra coalizione io mi affido all’intelligenza dei cittadini pugliesi, che sono stanchi (ndr – secondo lui ) dopo dieci anni di governo del centrosinistra” ed ha pure detto: “E’ giusto insomma che la Puglia cambi grazie alla coalizione di centrodestra più compatta in tutta Italia. Berlusconi si è complimentato per essere riuscito a coalizzare tutte le espressioni del centrodestra. Ho sentito anche Raffaele Fitto che mi sosterrà, ed è importante visto che non si può pensare di vincere in Puglia senza Fitto. La coalizione era già in piedi, si è solo rafforzata”. E Schittulli ha concluso questo suo discorso con ottimismo: “Siamo a buon punto – ha affermato l’oncologo barese –  sul programma e per le liste che mi sostengo. Registriamo un sovraffollamento delle richieste di candidatura a partire da ieri sera. Ci sarà spazio e posto per tutti”. Il leader pugliese di Fi, Fitto per l’appunto, pur non condividendo il percorso con cui Schittulli è giunto all’investitura a candidato presidente della Regione anche da parte del suo partito, ha già fatto sapere che si adegua. E, infatti, parlando a Roma in conferenza stampa l’europarlamentare pugliese di Fi, a proposito delle decisioni di Berlusconi per i candidati delle sette regioni chiamate al voto a maggio,  ha dichiarato: “Nel momento in cui le primarie sono state negate, assisto a delle scelte che non condivido, ma farò la mia parte e appoggerò pienamente i candidati”. E quanto alla sua regione ha detto: “Ho appreso della candidatura in Puglia di Schitulli e non farò mancare il mio impegno al suo fianco, così come ci sarà il nostro impegno al fianco degli altri candidati”. Sul fronte del centrosinistra si registrano ulteriori polemiche per la scelta effettuata, lo scorso fine novembre, dai vertici pugliesi dell’Udc di sostenere la candidatura a governatore di Emiliano. Una scelta che per molti ora è ancor più contraddittoria, sapendo che il candidato presidente del centrodestra è Schittulli, ovvero un esponente notoriamente e storicamente di origine politica democristiana. Infatti, proprio sul fronte dei moderati cattolici di centro la diatriba per le diverse anomalie e contraddizioni politiche dell’Udc pugliese sono forse solo agli inizi. Anche se – a detta di qualche autorevole esponente nazionale di ‘Alleanza popolare’ (la recente formazione politica nata tra i gruppi parlamentari di Ncd ed Udc) – lo scudocrociato di Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa in Puglia è ormai solo una sigla elettorale guidata da esponenti locali in sintonia solo con se stessi. “E già questo – ha ironizzato lo stesso esponente – sarebbe un complimento” sottintendendo evidentemente “per i vertici pugliesi dell’Udc”.       

 Giuseppe Palella


Pubblicato il 14 Febbraio 2015

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio