Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano con Attilio Bertolucci

Pochi grammi di poesia al giorno  per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi.

In quegli anni Attilio Bertolucci va ad abitare in città con la moglie, alternandovi soggiorni nel podere di Baccanelli e continuando la sua attività di poeta. Durante la Seconda Guerra nasce Bernardo, futuro regista, e la famiglia ripara a Casarola per sfuggire ai rastrellamenti tedeschi. Nel 1945 riprende la collaborazione con la ‘Gazzetta di Parma’; due anni dopo nasce Giuseppe, anch’egli futuro regista. Nel 1951 la famiglia si trasferisce a Roma, su invito del suo maestro Roberto Longhi, che lo ospiterà a lungo, in un rapporto di amicizia e stima, e con cui Attilio collaborerà. Pubblica la terza raccolta ‘La capanna indiana’. entra in contatto con il mondo del cinema e della televisione, collaborando a programmi Rai e sceneggiature televisive. Ma prosegue anche la sua attività di giornalista per le riviste “Paragone”, “Nuovi Argomenti”, “La Fiera Letteraria”, “L’Approdo letterario” e, fino al 1954, insegna storia dell’arte presso il liceo “Virgilio” di Roma.

 

La rosa bianca

Coglierò per te
l’ultima rosa del giardino,
la rosa bianca che fiorisce
nelle prime nebbie.
Le avide api l’hanno visitata
sino a ieri,
ma è ancora così dolce
che fa tremare.
E’ un ritratto di te a trent’anni,
un po’ smemorata, come tu sarai allora.

 

Rubrica a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte


Pubblicato il 17 Novembre 2022

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