Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano con Giovanni Raboni (III parte)

Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi

Oltre a coltivare i suoi interessi per il cinema e la musica classica, agli inizi degli anni Cinquanta, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, Giovanni Raboni inizia a lavorare come giornalista per quotidiani come “Paragone”, diRoberto Longhi e il “Corriere della Sera”, a cui resterà legato per anni.Nel 1961, dopo il suo matrimonio del 1958 con Bianca Bottero, il poeta pubblica “Il catalogo è questo” , a cui seguiranno altre raccolte poetiche come “Le case della Vetra” nel 1966 e “Nel grave sogno” nel 1982, fino ad arrivare al suo capolavoro “A tanto caro sangue”, antologia completa dei suoi testi poetici, con una serie di inediti. Agli inizi degli anni settanta assume la direzione della collana di poesia “I quaderni della Fenice” edita da Guanda, in cui pubblica saggi come “Poesia degli anni settanta” nel 1968, e “Quaderno in prosa” nel 1981, mentre nel 1980 esce la raccolta “La fossa di Cherubino” con tutte le sue prose narrative.

O forse la felicità
è solo degli altri, d’un altro tempo,
d’un’altra vita e a noi non è possibile
che recitarla come viene viene,
a soggetto, ostinandoci a inseguire
la parte di noi stessi
in un vecchio, bizzarro canovaccio
senza capo né coda…

(da Barlumi di storia)

Rubrica a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte


Pubblicato il 19 Aprile 2024

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