Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano con Mario de Andrade (IV parte)

Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo co che vibra intorno a noi.

A seguito del suo impegno così devoto alla cultura brasiliana e dopo aver scritto per varie riviste, Mario de Andrade assunse la direzione del Dipartimento della Cultura di San Paolo da dove se ne andò nel 1938 per divergenze politiche. Fu chiamato dal ministro dell’educazione per lavorare a Rio, ma nella città carioca soffrì molto il distacco da San Paolo. Decise pertanto di lasciare Rio e di ritornare nella casa paterna a Rua Lopes Chaves anche per completare il suo lavoro di ricerca sociale e culturale. Continuò a scrivere racconti, poesie trattati e riflessioni. Si spense nel mese di febbraio del 1945 a causa di un infarto, Tutta la sua opera ha creato in Brasile una tendenza ancora oggi attentamente studiata.

 

 La mia anima ha fretta (poesia-manifesto di de Andrade)

 

Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da ora in avanti, rispetto a quanto ho vissuto finora…

Mi sento come quel bimbo cui regalano un pacchetto di dolci: i primi li mangia con piacere, ma quando si accorge che gliene rimangono pochi, comincia a gustarli intensamente.

Non ho più tempo per riunioni interminabili, in cui si discutono statuti, leggi, procedimenti e regolamenti interni, sapendo che alla fine non si concluderà nulla.

Non ho più tempo per sopportare persone assurde che, oltre che per l’età anagrafica, non sono cresciute per nessun altro aspetto.

Non ho più tempo, da perdere per sciocchezze.

Non voglio partecipare a riunioni in cui sfilano solo Ego gonfiati.

Ora non sopporto i manipolatori, gli arrivisti, né gli approfittatori.

Mi disturbano gli invidiosi, che cercano di discreditare i più capaci, per appropriarsi del loro talento e dei loro risultati.

Detesto, se ne sono testimone, gli effetti che genera la lotta per un incarico importante.

Le persone non discutono sui contenuti, ma solo sui títoli…

Ho poco tempo per discutere di beni materiali o posizioni sociali.

Amo l’essenziale, perché la mia anima ora ha fretta…

Non ho più molti dolci nel pacchetto […]

Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una.

 

Rubrica a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte


Pubblicato il 14 Ottobre 2022

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