Non va, commenterebbe qualche telecronista, e questa volta non a causa della palla che non si deposita in rete in quanto nell’arco della partita disputata sabato dal Bari in quel di Latina è stata messa per ben due volte nel giro di sei minuti finali dai giocatori biancorossi, rispettivamente prima Valiani e poi Donati, ma per il divieto assurdo del Viminale della trasferta ai tifosi biancorossi anche possessori della tessera del tifoso. I pregressi, le innovazioni del sistema calcio, gli appelli al senso di civiltà tra le tifoserie, il terzo tempo che si faceva sino all’anno scorso, vengono poi annullati per una decisione iniqua e punitiva oltre misura che ha vietato la gioia ad una tifoseria intera di assistere al match della propria squadra, a prescindere dall’esito positivo di come è terminata. Il presidente Gianluca Paparesta in merito a tale decisione scellerata è intervenuto sabato ai microfoni dei giornalisti della Rai, dicendo: “C’è soddisfazione per la vittoria ma c’è grande rammarico per l’assenza dei nostri tifosi. Vietare la trasferta a una tifoseria come quella biancorossa che si è sempre comportata in maniera esemplare nelle gare interne lo ritengo un fallimento del sistema calcio. Per quanto riguarda quelle esterne bisogna valutare determinati contesti. Purtroppo mi preme sottolineare come ci siano problemi infrastrutturali per quanto riguarda diversi stadi in serie B. Questa è una cosa che non mi sembra giusta visto che noi investiamo molte risorse per rendere sicuro il San Nicola. I tifosi sono una risorsa imprescindibile per qualsiasi società. Il nostro progetto si basa su di loro. Non a caso siamo al primo posto per numero di abbonati nel campionato cadetto e tra le prime dieci posizioni tra serie A e serie B. Abbiamo fatto quasi ventimila tessere del tifoso. Mi chiedo a cosa servono se poi non possono essere utilizzate. E’ un problema che spero venga affrontato al più presto”.
In chiusura un pensiero per il tecnico Davide Nicola mai stato in discussione: “Sta lavorando tanto per creare un gruppo compatto, avendo a disposizione una rosa ricca di alternative e qualità. Diamogli il tempo per amalgamare la squadra”.
Marco Iusco
Pubblicato il 5 Ottobre 2015
