Cronaca

Per Emiliano e la sua maggioranza è una “Giornata del ricordo” di poco conto

 

 

Il Giorno del Ricordo 2016, istituito con la legge statale n.92 del 2004 in ricordo del martirio perpetuato alla fine del secondo conflitto mondiale dai partigiani titini jugoslavi ai danni delle popolazioni italiane delle terre di confine del nord-est, sarà commemorato con una serie di eventi che coinvolgeranno non solo il Capoluogo ma l’intera Regione.

Le celebrazioni cominceranno con un seminario organizzato dal Consiglio regionale della Puglia e dall’Ufficio Territoriale del Governo, alle ore 10.00, presso il “Salone degli specchi” in Prefettura. Alla presenza del Prefetto, Carmela Pagano e del Presidente del Consiglio pugliese Mario Loizzo, alcuni studenti,con la collaborazione dell’Ipsaic, approfondiranno questa vicenda storica che conta circa 20.000 vittime, trucidate e gettate nelle Foibe, ed un esodo di oltre 350.000 italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia, fuggiti dalla barbarie delle milizie slavo-comuniste pur di non rinunciare alla propria italianità. Una vicenda, questa, per anni volutamente omessa dai libri di storia e che, ad oggi, risulta ancora poco conosciuta soprattutto dalle nuove generazioni. Al convegno interverranno la prof.ssa Anna Gervasio (figlia di profughi) ed un testimone diretto dell’esilio dall’Istria, il prof. Dionisio Simone, esule di Pola. Inoltre in via Martiri delle Foibe a Bari, alle 17,30 ci sarà un presidio di CasaPound Italia dove –si legge in una nota del Movimento- : “Isseremo un tricolore con una rosa simbolica al palo dove è denominata la via dedicata al martirio, mentre alle 19.30 presso il Villaggio Trieste ci sarà una cerimonia commemorativa proprio nel quartiere dove risiedono esuli e familiari di esuli istriani, dalmati, giuliani e fiumani che coinvolgeremo in una fiaccolata silenziosa. Mentre a Polignano a Mare, in mattinata,  alcuni militanti consegneranno agli uffici comunali competenti una lettera che provvederemo a far protocollare con la richiesta di denominazione di una via o una piazza del paese ai Martiri delle Foibe. A Modugno ci sarà una deposizione presso il monumento dedicato ai Caduti delle Foibe a cui seguirà un momento di raccoglimento e una breve lettura sul tema da parte di alcuni studenti modugnesi”. Ad Andria per la provincia di Barletta-Andria-Trani, alle ore 11.00 presso il Monumento ai Caduti del Parco della Rimembranza, alla presenza delle autorità civili e militari, e di una delegazione di studenti andriesi, ci sarà la deposizione di una corona di fiori al Cippo commemorativo, e il giorno 12 febbraio alle 18,30 il Comune di Andria con la partecipazione del Comitato 10 febbraio e dell’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia) terrà un convegno con il professor Gianni Oliva a cui parteciperà anche il Consigliere regionale di FI Nino Marmo. A Fasano invece, oggi pomeriggio alle 18.30,  i giovani di Forza Italia hanno organizzato un convegno dal titolo “Storie e memorie come valori nella giornata dedicata al ricordo” nel quale interverranno l’On. Luigi Vitali – Coordinatore regionale FI- ed i Consiglieri di FI Andrea Caroppo e Domenico Damascelli che insieme agli studenti intervenuti, ascolteranno la testimonianza del prof. Giuseppe Dicuonzo Sansa, cittadino di prima generazione del libero Comune di Pola  in esilio, Consigliere Nazionale dell’Associazione  Culturale di esuli “Famiglia Dignanese” e membro regionale dell’ANVGD. Fa discutere invece la mancanza di un evento commemorativo presso il Consiglio Regionale della Puglia che, a differenza di altre giornate commemorative a cui è stato dato ampio spazio sia in Consiglio regionale che in Prefettura, ha pensato bene di tenere un unico convegno presso il Palazzo del Governo.

Anche quest’anno la Regione a trazione centro-sinistra non ha mancato di mostrarsi insensibile alla commemorazione delle vittime delle Foibe. Infatti, per domani l’agenda dei lavori del consiglio è fitta di riunioni (improrogabili!) delle commissioni che l’opposizione ha chiesto di spostare ma la quarta e la quinta commissione non ne hanno accolto la richiesta. Riunioni che coincidono proprio con l’inizio della cerimonia prevista in Prefettura. Insomma, l’ennesima occasione mancata da parte della maggioranza di centro-sinistra per commemorare in maniera indistinta le tragedie che hanno riguardato i nostri connazionali nel secolo scorso, distinguendo ancora una volta il trattamento riservato ai morti italiani per mano comunista (di serie B), da altre ben note tragedie avvenute durante la Seconda Guerra mondiale.

 

Maria Giovanna Depalma


Pubblicato il 9 Febbraio 2016

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