Cronaca

Popolare di Bari: chiarezza su bilanci, vigilanza e rimborso ai risparmiatori

È stata fissata tra meno di quindici giorni e precisamente per l’11 aprile l’audizione del ministro dell’Economia Daniele Franco da parte della commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario. Sarà l’occasione perché il ministro faccia chiarezza sulla situazione della Banca Popolare di Bari, soprattutto alla luce delle perdite pari a 170,8 milioni di euro con cui l’istituto di credito ha chiuso il 2021. Sarebbe altrettanto interessante approfondire il tema dei rimborsi ai risparmiatori truffati e quello delle eventuali negligenze della vigilanza di Bankitalia durante gli anni bui della gestione della banca. Ne è convinta la deputata pugliese del Movimento 5Stelle Francesca Anna Ruggiero, che pochi giorni fa ha depositato un’interrogazione parlamentare sulla questione, sperando che l’audizione offra anche l’opportunità al ministro di spiegare quali iniziative il nostro Paese intenda adottare a livello europeo sul caso del salvataggio Tercas compiuto a suo tempo da Banca Popolare di Bari. Come è noto, in quell’occasione l’intervento del Fondo interbancario per ripianare il deficit patrimoniale di Tercas, assorbito da Banca Popolare di Bari, è stato giudicato erroneamente dalla commissione Europea come ‘aiuto di stato’. Una decisione che ha impattato negativamente sugli equilibri finanziari dell’istituto di credito, aggravati da una gestione manageriale disastrosa, di cui oggi pagano le conseguenze ancora migliaia di risparmiatori e su cui l’Europa è chiamata ad assumersi le proprie responsabilità. Tante famiglie, per la Ruggiero, attendono ancora risposte che il ministro Franco non può ignorare conclude la deputata. Infatti è trascorso un anno preciso da quando la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha dato torto alla Commissione europea, stabilendo che l’intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per ripianare il deficit patrimoniale di Tercas non doveva essere annoverato fra gli aiuti di Stato. All’epoca infatti la Commissione Ue aveva imposto a Banca Popolare di Bari, che aveva acquisito Tercas, la restituzione di quasi 300 milioni di euro perché considerati aiuto di Stato. Questa decisione sbagliata della Commissione Ue ha provocato gravi conseguenze sugli equilibri finanziari dell’istituto di credito, compromettendo irreversibilmente i conti della banca. Alla luce dell’articolo 266 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea, secondo cui da una sentenza di annullamento deriva l’obbligo per l’istituzione che ha adottato l’atto, di disporre un ripristino adeguato della situazione del ricorrente. E ora, con la interrogazione parlamentare della deputata Cinquestelle, si chiede – come detto – quali iniziative il ministro Franco voglia adottare per quantificare il danno provocato dalla Commissione Ue e procedere al risarcimento dei risparmiatori della Banca Popolare di Bari. Tra pochi giorni le prime spiegazioni….(andelu)


Pubblicato il 1 Aprile 2022

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