Cultura e Spettacoli

Qual è il significato religioso del Natale in chiave cattolica?

Siamo arrivati al Natale una delle feste maggiormente suggestive aspettate da tutti, persino dai non credenti. Ma qual è il significato religioso del Natale in chiave cattolica?. Il Quotidiano lo ha chiesto in questa intervista a Monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria.

Eccellenza Mansi, che cosa ci dice il Natale?

“Il messaggio centrale, il punto nodale è il ricordo che Dio diventa uno di noi, come noi, prende la nostra dimensione eccetto il peccato. Dio entra in punta di piedi nella storia dell’uomo e lo fa in silenzio e con umiltà. Dice la Scrittura che Dio si è fatto come noi per farci come lui”.

Ma qual è il punto centrale del Natale?

“L’ abbassamento di Dio alla dimensione umana. La cosa incredibile secondo la logica umana è che il Figlio di Dio si abbassa, si fa un piccolo e indifeso bambino mentre avrebbe potuto scegliere mezzi ed effetti speciali. Dio entra nella storia nel silenzio, nella umiltà, nel nascondimento. Possiamo persino fare un collegamento”.

Quale?

“Con la Pasqua. Anzi il Natale è l’anticipo della stessa Pasqua che comunque era e resta la festa centrale della nostra fede Tuttavia è evidente il collegamento tra Natale e Pasqua. Non potrebbe infatti esistere la Pasqua senza il Natale e viceversa”.

Spesso si fanno letture sentimentali del Natale…

“Tutti si commuovono davanti a un bambino che nasce, ad un piccolo infante, questo è naturale ed anche comprensibile. Persino bello e normale. Tuttavia al netto di questo comprensibile sentimentalismo, è anche utile e bello recuperare il senso religioso del Natale. Non basta andare a vedere i presepi e le manifestazioni della pietà popolare, ma bisogna dedicare tempo alla liturgia e alla partecipazione ai riti religiosi. In fondo il Natale è il regalo che Dio ci ha fatto”.

E’ utile festeggiare il Natale in modo sobrio?

“Certamente. I regali sono una cosa positiva, è carino farsi dei regali. Ma bisogna avere senso della misura specie in un momento economicamente complicato come questo. Scambiarsi un omaggio è un fatto positivo, tuttavia bisogna avere sobrietà in questo ricordando che il Natale non è una festa commerciale, ma religiosa e  che non bisogna cadere nel consumismo”.

Festa della famiglia…

“E’ positivo che ci si veda in famiglia, che ci si scambi gli auguri, ma che soprattutto si unisca la famiglia in modo sincero, possibilmente perdonando di cuore torti del passato e perdonandosi. Solo così faremo un bel Natale in famiglia evitando di trasformare la cena o i pranzi del Natale in mere formalità”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 24 Dicembre 2022

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