Cultura e Spettacoli

“Notte silenziosa, notte sacra”

La musica natalizia è stata sviluppata sia dalla musica colta attraverso le cosiddette pastorali (quali ad esempio l’Oratorio di Natale di Bach), sia dalla musica tradizionale. Quest’ultima ha prodotto le cose più note come ‘Happy Xmas – War Is Over’ di John Lennon e Yōko Ono (1971), ‘Oh Happy Day’ degli Edwin Hawkins Singers (1967), ‘Jingle Bells’  da James Lord Pierpont  (1857) o, retrocedendo ancora, ‘Tu scendi dalle stelle’ di Alfonso Maria de’ Liguori (1754). Quest’ultimo canto fu scritto e musicato dal futuro Santo nel corso di una sua missione a Nola ; il testo è trasposizione in lingua italiana di ‘Quando nascette Ninno’, ode composta dallo stesso Liguori durante la sua permanenza  nel convento della Consolazione di Deliceto, nel sub Apppennino Dauno. Ma non dimentichiamo ‘Stille Nacht’ di Franz Xaver Gruber (1818),  da noi nota come ‘Astro del ciel’. Questo canto compie oggi 204 anni, poiché eseguito pubblicamente il 24 dicembre 1818. La storia di ‘Stille Nacht’ comincia nel 1816 : Il prete salisburghese Joseph Mohr, allora assistente parrocchiale nella chiesa di Mariapfarr nel Lungau, regione di Salisburgo, cercava parole di conforto e speranza per la popolazione locale il cui territorio non era stato risparmiato dalle recenti guerre napoleoniche, sicché devastazioni e miseria erano ovunque. Trovò quelle parole componendo la celebre ode che inneggia a questa “notte silenziosa, notte e sacra” che vede la nascita del “bimbo grazioso con i capelli ricci”. Inizialmente il sacerdote declamò la sua ode alla messa della Vigilia di Natale di quell’anno, non trovando però il riscontro che sperava. Considerò allora l’idea di mettere in musica quelle parole. Due anni dopo incontrò Franz Xaver Gruber, allora maestro elementare ad Arnsdorf ed organista della chiesa di San Nicola di Oberndorf. Appena investito dalla richiesta, Gruber compose di getto la musica, pensata per organo. A un passo dalla prima esecuzione, però, si dovette adattare lo spartito a due voci soliste, chitarra e coro. Si racconta che ciò avvenne per via del fatto che il mantice dell’organo della chiesa di San Nicola di Obendorf, dove ‘Stille nacht’ avrebbe debuttato, era stato rosicchiato dai topi  con un danno non riparabile in tempi brevi (il che spiegherebbe il ricorso alla chitarra). Nonostante tutto, la ‘prima’ si rivelò un successo, con Mohr che cantava la parte del tenore ed accompagnava con la chitarra Gruber, il quale intonava la parte del basso. Il testo in italiano di ‘Stille Nacht, (‘Astro del ciel’) non è una traduzione del testo tedesco, bensì un testo originale scritto dal prete bergamasco Angelo Meli (1901-1970) e pubblicata nel 1937 dalle Edizioni Carrara di Bergamo. – Nell’immagine, ‘Adorazione del bambino’, olio su tela realizzato tra il 1619 e il 1620 dal pittore olandese Gerard van Honthorst e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 24 Dicembre 2022

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